Cinema e green, i ragazzi di Giffoni puntano sul documentario-fiction

Raccontare la sostenibilità attraverso i linguaggi del cinema. Per la Generazione Z si tratta di una scelta vincente, a condizione che si dia il giusto valore alla storia, ancor prima che ai protagonisti, e che rifletta un mondo vicino: una città reale, ambientata nel presente e con personaggi giovani, nei quali rispecchiarsi. È quanto emerge dall’indagine condotta su 381 partecipanti, espressione della Generazione Z (nati tra il 1995 e il 2010) e della Generazione Y (nati dopo il 1981), nell’ambito del progetto “Ciak si gira, Azione. Riciclare”, promosso dal Conai, Consorzio nazionale imballaggi, in collaborazione con Giffoni Academy, la Business Unit di Giffoni Innovation Hub.

Cinema e giovani

Il cinema si fa strumento per avvicinare aziende e ragazzi, parlando di ambiente, riciclo, responsabilità. L’iniziativa, presentata nell’ambito della prima edizione di Verde Giffoni, evento co-finanziato dal Ministero della Cultura – Direzione Generale per il Cinema e dalla Regione Campania, con il sostegno del Comune di Giffoni Valle Piana, ha preso vita con una survey destinata a indagare il punto di vista della Generazione Z sui temi della sostenibilità e del riciclo.

«Sono molto felice di tornare a Giffoni per questa edizione Verde. Oggi più che mai sostenibilità ambientale e tutela del Pianeta devono essere al centro non solo delle attività formative, ma anche del dibattito culturale ed economico – commenta Luca Ruini, presidente Conai –. Celebriamo quest’anno i primi 25 anni di attività con numeri che fanno riflettere: per fare solo un esempio, l’impegno del sistema ha permesso di evitare l’emissione in atmosfera di anidride carbonica pari a quella che emettono i circa 130.000 voli Roma-New York andata e ritorno. Poterlo raccontare ai ragazzi della Generazione Z, che la nostra survey indica chiaramente come la più sensibile e attenta a questo tema, è un’occasione preziosa. Sono sicuro che il lavoro che stiamo portando avanti con loro riserverà grandi sorprese».

Storyteller e serie web

Alla fase di analisi è poi seguita l’apertura della candidature di giovani storyteller, sceneggiatori e filmaker e, su 300 profili ricevuti, sono stati scelti 10 ragazze e 10 ragazzi che hanno partecipato a un percorso di formazione sulla scrittura creativa e sulla produzione audiovisiva, per la realizzazione di una mini web serie in 10 episodi, “La stanza del professor Primavera”, che racconta in modo originale e creativo i nuovi cicli di vita dei materiali di imballaggio grazie alla virtuosa azione del riciclo.

«La serie web – racconta Nicola Sapio, responsabile della Giffoni Academy – si sofferma sui sette materiali del riciclo. La risposta dei ragazzi al percorso di Academy che abbiamo strutturato, in remoto e in presenza, è stata molto positiva. Abbiamo lavorato seguendo il principio della peer education, i ragazzi che educano i ragazzi, per questa ragione abbiamo dato spazio alla loro creatività, seguendo le linee emerse dall’indagine, per raccontare come restituire nuova vita agli imballaggi».

Fonte: Il Sole 24 Ore