Atenei, Multiversity rileva l’Università Telematica San Raffaele Roma

Il gruppo Multiversity ha acquisito l’Università Telematica San Raffaele Roma. L’accordo rappresenta un ulteriore passo nella strategia avviata dal fondo CVC Capital Partners dopo l’acquisizione – finalizzata nel 2021 – del 100% del gruppo Multiversity, già presente sul mercato con gli atenei Pegaso e Mercatorum. Come spiega Fabio Vaccarono, ceo di Multiversity, «grazie a questa operazione, il gruppo Multiversity consolida e accresce ulteriormente la propria indiscussa leadership nel mondo delle università digitali e dell’education technology europea. L’ampiezza e la qualità dell’offerta formativa digitale, la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica sono al cuore del nostro posizionamento, completamente al servizio dei nostri studenti e al fianco delle istituzioni, per raggiungere i più sfidanti obiettivi di crescita del capitale umano del nostro Paese».

Università Telematica San Raffaele Roma

L’Università Telematica San Raffaele Roma, istituita con decreto del Ministero dell’Istruzione dell’8 maggio 2006, è un ateneo non statale che rilascia titoli di studio equipollenti a quelli rilasciati dalle università tradizionali, con un’offerta didattica erogata in modalità di e-learning a più di 8,000 studenti.

L’ingresso dell’Università Telematica San Raffaele Roma in Multiversity permetterà a quest’ultima di ampliare all’area medico-sanitaria il proprio portafoglio di corsi di laurea ed esplorare ulteriori opportunità di partnership nell’ambito dell’attività e della ricerca medico-scientifica, mettendo ulteriormente a frutto la collaborazione strategica con il gruppo San Raffaele.

La strategia di CVC Capital Partners

«L’acquisizione dell’Università Telematica San Raffaele Roma si inserisce pienamente nel solco della nostra strategia nel mondo della formazione, avviata in Italia nel 2019 e confermata con l’acquisizione del 100% di Multiversity nel 2021 – ha dichiarato Andrea Ferrante, senior managing director di CVC Capital Partners -. Le università digitali, grazie alla loro flessibilità e accessibilità, rappresentano uno strumento fondamentale per superare il preoccupante divario nel numero dei laureati in Italia rispetto al resto d’Europa. Il gruppo contribuirà così a colmare la distanza tra gli obiettivi della transizione digitale e gli attuali percorsi formativi, posizionandosi come leader tra le università telematiche e come principale interlocutore per le istituzioni nella realizzazione di obiettivi sistemici comuni con il massimo senso di responsabilità».

Fonte: Il Sole 24 Ore