Cresce il mercato delle aste in Italia

Il mercato delle aste di arte e di beni da collezione in Italia registra il secondo anno consecutivo di crescita dopo l’emergere della pandemia. Dieci case d’asta hanno segnato incrementi a doppia cifra con diversi top performer: Finarte +43,4%, Farsetti +38,8%, Christie’s +35,3% e Sotheby’s + 33,1%. Cambi ha guadagnato il primo posto, scalando due posizioni, con un aggiudicato di 42.238.000 diritti inclusi (+15,4%), nonostante solo il 58% di venduto per lotti, riscattato però dal 129% di venduto in valore. Pandolfini perde la prima posizione aggiudicando 39.125.000 (-15,9%), scivola anche Il Ponte dalla 2ª alla 6ª posizione con una battuta d’arresto. In generale tutte le case d’asta hanno moltiplicato il numero di aste, fisiche, online e ibride, e progettano quest’anno di accrescere ancora quelle online e on demand. La tenuta del venduto per numero di lotti è discreta, mentre molte hanno moltiplicato i risultati in valore.

I nuovi clienti e le operazioni straordinarie

In tanti hanno dichiarato, come Ansuini, di aver registrato nuovi clienti, a conferma che in Italia vendere o comprare in asta non è più un tabù, ma un modo per raggiungere il maggior numero di potenziali acquirenti mettendoli in gara. E i clienti sono giunti, spesso da piazze internazionali come Regno Unito, Francia, Stati Uniti, Svizzera e Germania, pochi invece i clienti cinesi (a seguito dei limiti massimi annuali ai bonifici verso l’estero imposti dal sistema bancario) e assenti prevedibilmente i russi, tranne forse per Wannenes che ha segnalato un buon risultato nell’asta sull’Arte Russa e sul Realismo Sovietico. Da notare due operazioni straordinarie nell’anno in un comparto molto frammentato: Finarte ha acquisito Czerny’s e Gruppo Banca Sistema, tramite la controllata Kruso Kapital SpA, Art-Rite. «Ha premiato – spiega l’amministratore delegato Attilio Meoli – la collaborazione con gli operatori e le istituzioni del sistema finanziario per l’investimento in opere d’arte in quanto asset class e ora puntiamo all’integrazione con le dinamiche del Gruppo Banca Sistema».

La attese

Il 2023 si prospetta pieno di sfide nella situazione globale, tra guerra in Ucraina e crisi energetica. Babuino ne ha risentito già nella seconda parte dell’anno. «Sarà molto complicato, se non impossibile, mantenere i livelli del 2022 – è convinto Filippo Bolaffi, ad dell’omonima casa d’aste, – a causa della recessione e dell’inflazione che determinano un’erosione del potere d’acquisto e un aumento dei costi, che però non saranno direttamente trasferibili sui prezzi di vendita degli oggetti da collezione». Altri operatori mostrano un cauto ottimismo, convinti di poter consolidare l’andamento positivo del 2022, puntando su nuovi segmenti. Boetto conta di continuare nel trend di crescita, particolarmente forte sui gioielli. Finarte dal 2019 a oggi ha quadruplicato il numero di aste e crede nella rivalutazione di artisti e periodi storici non ancora pienamente scoperti dal mercato internazionale, come l’arte figurativa italiana tra ‘800 e ‘900. Sulla promozione di importanti opere dell’Ottocento e dell’arte antica punta anche Farsetti Arte, Capitoliumart sulle potenzialità di gioielli e antiquariato, Bertolami sui settori di nicchia: nel 2022 ha tenuto la sua prima asta di bronzetti e nel 2023 inaugura il dipartimento di placchette medievali e rinascimentali. «Le quotazioni dell’arte antica stanno lentamente risalendo, ma il margine di crescita è ancora altissimo» spiega Giuseppe Bertolami. Per Filippo Lotti, ad di Sotheby’s Italia: «I collezionisti continueranno a trascendere le specifiche categorie cercando il meglio indipendentemente dal genere. Anche il bacino di clienti più giovani continuerà a crescere con l’espansione dell’offerta». Ampliamento anche per Wannenes nei libri e manoscritti e nell’archeologia e con la nuova sede a Villa Cataldi Carrega. Art-Rite ha annunciato l’apertura del dipartimento di Auto da collezione per raggiungere nuova clientela e, infine, Meeting Art inaugura a Vercelli la casa museo dedicata al fondatore Mario Carrara, scomparso nel 2020, per eventi e mostre.

Fonte: Il Sole 24 Ore