Ecco Nba All World, dopo i Pokémon Niantic porta il basket in realtà aumentata

Sette anni fa scoppio il fenomeno Pokémon GO. È stato se non il primo sicuramente il migliore esperimento di realtà aumentata applicato al videogioco. In tutto il mondo girare per strada o nei parchi a caccia di Pokémon con il proprio smartphone divenne una moda. E presto un intrattenimento di massa. Che ebbe due meriti. Ribadire il successo planetario del franchise di mostricciattoli giapponesi. E mostrare al grandissimo pubblico le potenzialità della gelocalizzazione.

Dietro c’era Niantic, società nata da una costola di Google e fondata da John Hanke, l’uomo che ha creato tra le altre cose Google Earth.

Sette anni dopo alti bassi i numeri continuano a essere straordinari. In cinque anni sono stati catturati 465 miliardi di Pokémon e gli allenatori hanno percorso sette miliardi di chilometri. Questo per chi pensa che i videogiochi siano esclusivamente per uomini e donne da divano. I numeri sono rilevanti e anche se sono drogati dalla presenza dei Pokémon che a quasi trent’anni dalla loro nascita continuano a trasformare in oro tutto quello che toccano, dimostrano che nel gaming su smartphone si può anche sperimentare qualcosa di nuovo.

Il nuovo gioco di Niantic è invece una variazione sul tema che però non manca di creatività. Nba All-World lanciato il 24 gennaio su iOS e Android come Pokémon Go si appoggia a un franchise di grandissimo successo. In teoria l’idea è quella di portare l’Nba, lo sport più popolare negli Stati Uniti con un giro d’aggari di nove miliardi di dollari nel metaverso del mondo reale. Nella realtà si tratta di un gioco per smartphone a tema basket, che sfrutta le tecnologie AR e la geolocalizzazione delle mappe sulla scia di Pokémon Go. La sfide sono 1 contro 1, si usa il pollice per difendere e tirare a canestro. Ci sono un sacco di gadget e merchandising da acquistare con con licenza ufficiale. E si possono sfidare le stelle del basket. I campi da basket di questo mondo sono stati trasformati in campi dove si può giocare e competere con i migliori atleti. Ogni giocatore è definito da un livello di esperienza che, se fatto crescere, lo rende ancora più forte in attacco, in difesa o nel fisico.

Lo abbiamo provato ed è per quanto grezzo di grande potenziale. A differenza di Pokémon ci sono più mini-giochi e quindi in prospettiva più tipologie di sfida.

Fonte: Il Sole 24 Ore