Sì del Senato al Ddl incentivi: dallo stop al click day alla piattaforma telematica. Cosa cambia per le imprese

Via libera dall’Aula al Senato al ddl incentivi, con 134 voti favorevoli e 30 astenuti, nessun voto contrario. Si tratta di un provvedimento, collegato alla manovra, di delega al Governo in materia di revisione del sistema degli incentivi alle imprese, semplificazione delle procedure e disposizioni relative alle attività economiche, nel testo proposto dalla commissione Industria. Il disegno di legge passa all’esame della Camera, dove non dovrebbe subire modifiche.

Rivisto il sistema degli incentivi alle imprese

L’obiettivo principale del ddl incentivi, che consta di 10 articoli, è la revisione del sistema degli incentivi alle imprese, e la rimozione degli ostacoli che impediscono l’efficacia delle politiche di sostegno. Vengono poi identificati i principi e i criteri guida per l’applicazione della delega. Il Governo è delegato a varare decreti legislativi per creare un sistema organico di incentivi alle imprese, escludendo quelli relativi all’agricoltura, alla pesca e all’acquacoltura. I principi per il coordinamento con gli incentivi regionali, dovranno essere in linea con la politica di coesione europea.

Valorizzata la piattaforma telematica del governo

Il ddl prevede anche disposizioni per valorizzare il Registro nazionale degli aiuti di Stato e la piattaforma telematica “Incentivi.gov.it”. Inoltre viene autorizzata una spesa per il monitoraggio delle deleghe previste dal provvedimento, nonché per l’implementazione del Registro nazionale degli aiuti di Stato. L’ultimo articolo contiene la clausola di salvaguardia per le autonomie speciali.

Bitonci (Mimit): stop al click day

«Con il ddl incentivi introduciamo un’importante e doverosa novità, la cancellazione del famigerato ’click day’. Poniamo così fine ad agevolazioni che vanno a chi si connette al portale più rapidamente, gode di una connessione più veloce o ricorre a software e consulenti» dichiara il sottosegretario al ministero delle Imprese e made in Italy, Massimo Bitonci (Lega).

Il monitoraggio degli incentivi

Bitonci, chiudendo l’esame del provvedimento in Aula, aveva evidenziato: «Si tratta di una riforma fondamentale: ci sono più di 2mila tipologie di incentivi, un terzo dei quali sono di carattere nazionale e due terzi di carattere regionale. C’è quindi bisogno di semplificazione e di monitoraggio, infatti il disegno di legge delega parte proprio dal monitoraggio degli incentivi che funzionano e di quelli che non funzionano. Noi – ha aggiunto – continuiamo a dire che le risorse ci sono. Il problema è che, se hai 2mila tipologie di incentivi, questi sono troppo frastagliati per cercare di andare al punto. E siccome ce n’è bisogno, in questo momento particolare e in questo periodo storico, è chiaro che le risorse che sono a disposizione per le imprese per un rimbalzo dell’economia devono essere assolutamente puntuali».

Fonte: Il Sole 24 Ore