Covid in Italia: crescono meno contagi (+17%) e ricoveri

Dopo quattro settimane in cui il Covid cresceva in modo sempre più veloce arriva ora una sensibile rallentamento: nell’ultima settimana fotografata dal report dell’Iss si sono contati poco più di 36mila casi, con un aumento del 17,3% rispetto alla settimana precedente. é lieve anche l’aumento dei ricoveri che in questa fase della pandemia che sta diventando sempre più una endemia (cioè una fase di convivenza con il virus) è l’indicatore più importante: i reparti “ordinari” vedono il 4% di letti occupati da pazienti Covid (2.533) le terapie intensive l’1% di posti (91 pazienti più gravi)

Il nuovo report settimanale sul Covid

Come detto secondo l’ultimo report del monitoraggio Covid-19, a cura dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute, crescono ancora i casi in Italia, anche se l’aumento risulta più contenuto rispetto a quello della scorsa settimana. Nel periodo dal 14 al 20 settembre si registrano 36.777 casi, in crescita del 17,3% (l’aumento della scorsa settimana era stato invece del 44,4% con 30.777 nuovi contagi). Con l’indice Rt – che misura la velocità della diffusione dei contagi – in leggero calo a 1.08. L’indicatore più importante – quello dei ricoveri – mostra un lieve aumento che conferma come la situazione negli ospedali sia ampiamente sotto controllo: sono 2533 i pazienti nei reparti di area medica (la settimana precedente erano 2378) con una occupazione dei letti al 4% (era 3,8% sette giorni prima) e 91 quelli ricoverati nelle rianimazioni (erano 76) con l’occupazione che sale lievemente all’1% dallo 0,9 della settimana prima. Sono 117 i morti in Italia nella settimana 14-20 settembre, +18,2% rispetto alla rilevazione precedente (99).

In arrivo le indicazioni sulla scuola e sui dipendenti pubblici

Si aspettano intanto le indicazioni sulla gestione dei positivi asintomatici a scuola e non solo: su questo fronte è stato istituito un tavolo Salute-Istruzione che è stato aperto anche alla Funzione pubblica per fornire indicazioni anche ai lavoratori pubblici. In caso di contagio si potrà andare a scuola con la mascherina, anziché restare a casa? «I pazienti e bambini sintomatici devono stare a casa, come per qualsiasi malattia respiratoria contagiosa», per «il tempo necessario perché la positività venga meno; sono contagiosi soprattutto nei primi cinque giorni. Quello su cui ci stiamo concentrando e che stiamo ancora valutando è il comportamento di fronte a casi che siano positivi ma asintomatici», ha spiegato il ministro della Salute Orazio Schillaci. Che avverte: «Le nostre decisioni saranno improntate a due concetti cardine. Il primo è che la patologia non presenta più le caratteristiche di virulenza del passato, pur avendo chiaro che i soggetti fragili, gli anziani, i pazienti oncologici e tutti i pazienti a rischio vanno protetti comunque. Il secondo è che dopo aver ricondotto il Covid nell’alveo delle patologie respiratorie trasmissibili, dopo aver tolto l’obbligo di isolamento per i pazienti positivi, stiamo valutando le necessità all’interno delle classi e delle scuole di proteggere i bambini, gli insegnanti, e il personale scolastico che presentano elementi di fragilità».

Fonte: Il Sole 24 Ore