Watches of Italy, pronta la nuova edizione della fiera dell’orologeria made in Italy
Anche per il 2023 il calendario di eventi orologieri in Italia comprende la nuova edizione, la quarta, di W.O.I. – Watches Of Italy, la mostra mercato dedicata a brand e ad aziende della filiera, tutte realtà italiane o gestite da italiani. La manifestazione, che lo scorso anno ha registrato il numero record di 4mila visitatori, ospiterà oltre 50 espositori ed è in programma per sabato 14 e domenica 15 ottobre, come sempre al Museo delle Macchine Agricole “Orsi” di Tortona (in via Emilia 446). L’ingresso è libero, previa registrazione sul sito watchesofitaly.com.
«Molte aziende hanno scelto di lanciare le loro novità o di presentarsi al mercato proprio in questa occasione – commenta Fabrizio Dellachà, organizzatore e ideatore dell’evento – . Eravamo già sold-out ben prima della chiusura ufficiale delle adesioni: significa che il settore è in fermento e che sono tante le aziende impegnate in questo campo».
Arrivata al quarto anno, questa kermesse si dimostra un’occasione di visibilità interessante per il mondo dell’orologeria tricolore, qui rappresentata da brand come Venezianico, Out of Order Watches, Mondia, Ichnos Watches, Aion Watch e VeriWatch, tra gli altri. «È un’opportunità che permette di presentarsi al pubblico anche se si è un micro-brand o una piccola realtà artigiana con poche risorse», sottolinea l’organizzatore. Inoltre, rappresenta anche un progetto di filiera: «L’obiettivo è che queste aziende possano lavorare in sinergia sotto l’egida di un’associazione nazionale – prosegue Dellachà -. Infatti, W.O.I. ha trovato la sua naturale evoluzione in un progetto parallelo: l’istituzione dell’Associazione Nazionale Filiera Orologiera Italiana, che annunceremo ufficialmente domenica durante l’evento». La prima iniziativa? «Sto lavorando al Punzone d’Italia che identificherà i manufatti italiani con diversi livelli di qualificazione: il logo e il disciplinare sono già stati depositati. Non resta che aprire alle adesioni e avviare le certificazioni», chiude.
Fonte: Il Sole 24 Ore