Bonifiche Ferraresi e EcorNaturaSì: partnership per rafforzare il bio made in Italy

Il fronte del biologico si rafforza con BF Bio, nuova società del gruppo BF Spa (Bonifiche Ferraresi) nata dalla partnership annunciata oggi tra due protagonisti dell’agricoltura italiana: BF Spa, il più importante gruppo agroindustriale italiano, ed EcorNaturaSì, la maggiore realtà del biologico italiano. Più di 11mila ettari convertiti a bio (9mila appartengono alla spa che gestisce direttamente o in franchising oltre 320 punti vendita in Italia dedicati solo alla vendita di prodotti biologici e biodinamici e 2600 alla holding) coltivate secondo i principi dell’agritech e dell’agricoltura rigenerativa.

La partnership – che prevede l’ingresso di BF nel capitale di NaturaSì – consentirà ad EcorNaturaSì di crescere e sviluppare la rete commerciale e a BF Spa, attraverso i propri terreni biologici, le dodici aziende e i siti di trasformazione alimentare, di fornire prodotti e materie prime garantite per le filiere biologiche 100% italiane.

In particolare le parti stipuleranno un accordo commerciale avente ad oggetto l’acquisto e la distribuzione, da parte di Naturasì, dei prodotti biologici prodotti o commercializzati dal Gruppo BF e quest’ultimo sottoscriverà un aumento di capitale riservato di NaturaSì per 25 milioni di euro che lo porterà a detenere l’11,27%.

Uno strumento in più – dicono i protagonisti – per contribuire alla sovranità alimentare, ridurre ulteriormente la dipendenza da approvvigionamenti esteri e far fronte alle carenze dovute soprattutto agli effetti dei cambiamenti climatici.

La neonata BF Bio opererà principalmente presso la Tenuta Le Piane, al centro di un piano di rilancio avviato nel 2022 con un investimento complessivo di circa 2 milioni di euro. Il progetto comprende il recupero degli 800 ettari di bosco attraverso attività, anche turistiche, di valorizzazione e riqualificazione.
Alla componente forestale sarà associata la parte agronomica, in un’ottica di sinergia e simbiosi con il sistema silvicolo circostante, sviluppando i metodi dell’agricoltura rigenerativa, con l’obiettivo di preservare la salute del suolo e proteggere la biodiversità, grazie all’integrazione di bestiame, aree di foresta e terreni agricoli.

Fonte: Il Sole 24 Ore