Il gruppo Calzedonia cambia nome: si chiamerà Oniverse

Il 1° dicembre ha preso il via il concorso di idee (che si chiuderà il 27 marzo 2024) per la riqualificazione dell’area dell’ex-Seminario di San Massimo della città scaligera lanciato dalla Diocesi di Verona insieme alla Fondazione San Zeno, creata nel 1999 da Sandro Veronesi, presidente del Gruppo Calzedonia che ha sede nella vicina Villafranca.

Il giorno precedente il lancio del progetto, il gruppo fondato nel 1986 (al quale fanno capo, oltre al marchio omonimo, anche Intimissimi, Falconeri, Tezenis, Signorvino, Atelier Emé, Antonio Marras, il Cantiere nautico del Pardo, rilevato in agosto, Grand Soleil, Pardo e Van Dutch) proprio in virtù dell’ampliamento delle categorie dei suoi marchi ben oltre l’originaria moda, ha annunciato il cambio del suo nome: si chiamerà Oniverse, anagramma del cognome Veronesi, ma anche termine che evoca un “universo” popolato di diversi elementi, appunto. Un universo del quale fanno parte sempre di più anche i tre figli di Veronesi.

«Il Gruppo ha saputo crescere costantemente – ha dichiarato l’imprenditore -. Oggi siamo una realtà con una grande storia, un universo in continua evoluzione, con diversi marchi tutti caratterizzati da una propria identità. Per questo la scelta di un nome che fosse indipendente e autonomo, ma che potesse rappresentarne l’essenza di tutti. Vogliamo infatti che ogni marchio abbia la sua autonomia, pur restando parte di un Gruppo. Oniverse indica proprio appartenenza, ma anche libertà. Un insieme eterogeneo, composto da realtà differenti tra loro, ma parte dello stesso progetto».

Il gruppo veneto, peraltro, si è appena aggiudicato (come nel 2022) il primo posto nella categoria Fashion nelle Quotabili di Pambianco, cioè le imprese che hanno le migliori condizioni per entrare nei listini. Per Oniverse il 2022 si è chiuso con ricavi per 3,047 miliardi, in aumento del 21,6% a cambi correnti (+20,2% a cambi costanti) rispetto al 2021, anno nel quale le vendite avevano già superato quelle del 2019, segnando un pieno recupero (+3,9%) sul periodo pre Covid.

Tornando al concorso di idee lanciato per riqualificare l’ex seminario di Verona, il progetto offre a individui, imprese e consorzi, enti pubblici e privati, associazioni, come università, istituti di formazione e ricerca fino agli istituti scolastici la possibilità di ripensare l’area di ben 17 ettari, e offrire un futuro a edifici e spazi come il teatro-auditorium da 700 posti collocato sotto la chiesa di San Giuseppe, come agli edifici rurali utilizzati in passato per la coltivazione della campagna circostante. Ai primi tre progetti vincitori saranno assegnati complessivamente 50mila euro. A sostenere il concorso è appunto la Fondazione San Zeno, ente no profit impegnato da quasi 25 anni in progetti nelle aree dell’educazione e del lavoro: nel 2022 ne ha sostenuti 60, perlopiù in Europa, ma anche in altri Paesi del mondo, con 5,4 milioni di euro.

Fonte: Il Sole 24 Ore