A Eindhoven per un viaggio nel futuro

Dimentichiamo Amsterdam con la sua storia, la leggenda che da secoli la circonda e guardiamo avanti, molto più avanti, a Eindhoven centro delle nuove tecnologie e del design dei Paesi Bassi. Una destinazione alternativa, una città affascinante che possiede più biciclette che abitanti, e partiamo alla scoperta di ciò che accadrà nell’arte, nella ricerca, nel design in un futuro prossimo venturo.

Quando, alla metà degli anni Novanta, l’industria Philips fu costretta, per la concorrenza straniera, a chiudere le fabbriche, Eindhoven visse una crisi senza precedenti. Con il nuovo millennio ha reinventato i suoi obiettivi, grazie all’accademia del design, alle nuove aziende tecnologiche, ai vari progetti culturali, agli studi di artisti, alle gallerie d’arte allestiti nelle ex fabbriche oggi la città olandese vive un momento magico. E per chi ha scelto come motto della propria vita la parola “innovazione” Eindhoven è il suo regno.

Piet Hein Eek

Piet Hein Eek, star del design internazionale, è stato –e continua ad esserlo- una figura fondamentale nel rivoluzionare i quartieri della città; geniale progettista è un teorico dell’utilizzo dei materiali recuperati che, oggi più che mai, è necessario per un design sostenibile e per la salvaguardia del pianeta. La scoperta di Eindhoven può iniziare dal suo showroom nel quartiere Strijp-R, uno dei centri del design olandese.

New Dutch

Non solo tulipani e mulini a vento con il movimento New Dutch i Paesi Bassi rivendicano il proprio spirito innovativo, il proprio potere di trasformazione, la propria coscienza sostenibile e la propria volontà creativa attraverso progetti, artisti, destinazioni e iniziative che cercano di accelerare il cambiamento positivo e salvaguardare il futuro globale. L’impatto dell’industria della moda rappresenta una sfida che deve essere affrontata subito, la piattaforma New Order of Fashion (NOOF) lavora per trasformare l’idea di moda, la cultura che la circonda e stabilisce nuovi metodi di progettazione e produzione capaci di ridurre l’impatto ambientale della moda sul mondo in cui viviamo. Il consumismo è spietato, si compra molto, magari spendendo poco e indossando solo due, tre volte lo stesso capo che poi va al macero. Ma dall’Olanda ci ricordano che non possiamo più permettercelo. Con sede a Eindhoven NOOF intreccia arte, tecnologia e sostenibilità, ispirando designer e creativi a esplorare nuovi orizzonti e narrazioni. Un catalizzatore di cambiamento, che incoraggia la sperimentazione e la collaborazione per dare forma al futuro dell’industria della moda.

Guardare in alto

Impossibile non farlo. Il grattacielo De Bakermat dell’olandese Marteen Baas è un curioso edificio giallo, sembra progettato da un bambino che non ha voluto terminare il suo disegno. Trudo Tower di Stefano Boeri è un progetto di edilizia sociale con oltre 70 varietà diverse di alberi e piante e ricorda il Bosco Verticale di Milano: un grattacielo gioioso che spezza l’austerità degli edifici che lo circondano. Poco lontano Skate Area 51 è il tempio degli skateboarder, degli appassionati di mountain bike e dei monopattini acrobatici che si allenano fino a notte fonda.

Fonte: Il Sole 24 Ore