A Il Sole 24 Ore il DIVERSITY MEDIA AWARD 2024 per il ‘Miglior Articolo Stampa Quotidiani’

A Il Sole 24 Ore il DIVERSITY MEDIA AWARD 2024 per il ‘Miglior Articolo Stampa Quotidiani’
“La mancanza di fondi pesa sulle persone con disabilità” di Monica D’Ascenzo
 
La nona edizione degli “Oscar dell’Inclusione”, ideati dalla Fondazione Diversity ha premiato contenuti mediali e personaggi che nel 2023 hanno contribuito a una rappresentazione inclusiva delle persone e dei temi per Genere, Età, Etnia, Disabilità, LGBT+, Aspetto Fisico

Milano, 29 maggio 2024 –  E’ stato assegnato al Sole 24 Ore il DIVERSITY MEDIA AWARD 2024, categoria Miglior Articolo Stampa Quotidiani, per l’articolo La mancanza di fondi pesa sulle persone con disabilità – Il Sole 24 ORE” di Monica D’Ascenzo , giornalista e diversity & inclusion editor del Sole 24 Ore, ideatrice del blog Alley Oop – Il Sole 24 Ore, il blog multifirma del Sole 24 Ore dedicato ai temi della diversity (che ospita contributi di giornalisti del Gruppo 24 ORE e di autori indipendenti con il coordinamento di Chiara Di Cristofaro e Manuela Perrone).

Il Premio rappresenta un grande riconoscimento per l’impegno che Il Sole 24 Ore ha profuso negli anni nel dibattito sull’inclusione e la diversità, a livello editoriale, culturale e di community. Un impegno che ha convolto nel tempo tutte le testate del Gruppo 24 ORE per dare vita ad un dialogo sempre più aperto ed inclusivo sulle tematiche della diversità, con l’obiettivo di dare un contributo utile per un concreto cambiamento in ambito economico, sociale, culturale. Un vero e proprio percorso, che ha valorizzato e ampliato il lavoro svolto negli ultimi otto anni da Alley Oop, che ha proposto su differenti canali contenuti rilevanti e azioni concrete per l’agenda economica e professionale femminili. 

Francesca Vecchioni, Presidente di Fondazione Diversity, ha motivato così l’assegnazione del premio:

“L’analisi che Fondazione Diversity compie ogni anno per conferire i quattro premi dedicati alla stampa e all’informazione poggia su diversi criteri. – afferma Francesca Vecchioni, Presidente di Fondazione Diversity – Punti fondamentali sono la correttezza del linguaggio, la consapevolezza e la sensibilità dimostrata rispetto a ciascuna delle sei aree considerate, la capacità di costruire racconti che siano quanto più corali, coinvolgendo le comunità di riferimento, le realtà e persone esperte dei temi trattati. Il lavoro di Fondazione non può prescindere, poi, dallo studio dei dati, che permettono di avere prove tangibili e chiare delle discriminazioni che ancora segnano la nostra società. Anche per questo l’articolo di Monica D’Ascenzo ha ottenuto fra i punteggi più alti, dimostrando anche la capacità di adottare uno sguardo intersezionale e sottolineando un punto fondamentale: quello di una strutturale mancanza di sostegno a cittadine e cittadini con disabilità.”

Fonte: Il Sole 24 Ore