A Lecce una sfilata solidale per la lotta contro i tumori femminili

A Lecce una sfilata solidale per la lotta contro i tumori femminili

Il Chiostro dei Domenicani di Lecce ha fatto da sfondo, lo scorso 3 gennaio, alla sfilata di circa 30 donne – tutte professioniste, mamme, amiche, alcune con storie di malattia oncologica alle spalle e altre in follow up per la stessa – che hanno indossato le creazioni sartoriali di Fiammetta Fazio e del suo brand Madamoro, per sostenere la ricerca a favore delle più comuni patologie femminili, prima fra tutte il carcinoma mammario, portata avanti da Fondazione Humanitas per la Ricerca con il progetto Pink Union.

Alcune di queste speciali modelle, inoltre, hanno sfoggiato un turbante artigianale del brand Sine Modus di Elena Boat, quale simbolo di femminilità, bellezza e rinascita. Gli abiti di Fiammetta Fazio, esclusivi e in edizione limitata, prendono vita da ritagli di alta moda mescolati sapientemente per textures, volumi e colori, sono pensati per valorizzare ogni tipo di fisicità, sono rigorosamente sartoriali e made in Italy. Allo stesso modo i turbanti e le fasce di Sine Modus sono tutti realizzati a mano in Italia.

L’iniziativa mira a sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, fondamentali per contrastare le malattie più gravi, e a creare una rete di solidarietà per il sostegno reciproco nei momenti di difficoltà. La Fondazione Humanitas per la Ricerca ETS è un ente no-profit, impegnato nello studio e nella cura di malattie come tumori, infarto, ictus, patologie autoimmuni, neurologiche, gastroenterologiche e osteoarticolari, che forma giovani ricercatori provenienti da tutto il mondo e lavora in rete con centri di eccellenza come la New York University, l’Università di Lovanio, il Centro di Biotecnologie di Madrid, la Queen Mary School of Medicine di Londra e l’Istituto Pasteur di Parigi.

Pink Union è il progetto promosso da Fondazione Humanitas per la Ricerca, dedicato alla salute femminile e allo sviluppo di terapie innovative per le patologie più comuni tra le donne, come le malattie ginecologiche, infiammatorie croniche e oncologiche per cui le donne sono maggiormente a rischio. Per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione, sottolineando che chi porta un copricapo per nascondere la calvizie da chemio non è malato ma si sta curando, la dottoressa Chiara Miggiano, oncologa e ricercatrice Humanitas, ha tenuto uno speech, al quale hanno fatto seguito i racconti di due delle Modelle per un giorno in Rosa, Rossella Zuccaro e Silvia Messeri, che pur avendo incontrato la malattia, hanno lottato e si sono salvate proprio grazie alla prevenzione.

Fonte: Il Sole 24 Ore