A L’Oréal Groupe il premio Matteo Srafini per la sostenibilità ambientale, sociale ed economica

A L’Oréal Groupe il premio Matteo Srafini per la sostenibilità ambientale, sociale ed economica

L’Oréal Groupe con la declinazione italiana della campagna Sense of Purpose è tra i vincitori del Premio dedicato alla memoria di Mattia Serafini, voluto dall’Unione Industriali Torino in ricordo del comunicatore e professionista, scomparso a soli 36 anni. In particolare, L’Oréal è risultata prima classificata tra le grandi imprese nella categoria sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

L’edizione 2024 del premio si è conclusa al Centro Congressi dell’Unione Industriali di Torino con la cerimonia di assegnazione dei riconoscimenti alle aziende Associate che si sono distinte sui social media per campagne di prodotto o servizio, brand e sostenibilità, nelle categorie Piccola/Media impresa e Grande impresa.

«Questo riconoscimento è per noi motivo di grande soddisfazione – commenta Ninell Sobiecka, presidente e amministratore delegato di L’Oréal Italia -. Abbiamo scelto di dare voce ai nostri valori, mettendo in evidenza il nostro Sense of Purpose con una campagna che va oltre i nostri prodotti e che racconta i nostri impegni sociali. In un contesto comunicativo in continua trasformazione, riteniamo fondamentale che le aziende prendano posizione sui propri valori fondanti. Desideriamo lasciare un’impronta significativa promuovendo un futuro più equo e inclusivo, con le persone al centro».

L’Oréal donerà il valore del premio a Piazza dei Mestieri, associazione nata a Torino, che si occupa di accoglienza e di avviamento al lavoro di giovani italiani e stranieri.

Unione Industriali Torino, con il Centro Congressi, ha ideato questo Premio nel 2021 nella convinzione che la presenza e la capacità di agire in ambito digitale siano elementi centrali per la crescita e la competitività per tutte le imprese associate e che possano contribuire a rafforzare sul territorio una cultura d’impresa innovativa, diffusa e inclusiva.

Fonte: Il Sole 24 Ore