A Renault non basta il margine record, Nissan la fa crollare in Borsa

«L’acquisizione di ordini è stata davvero buona nella prima metà dell’anno e abbiamo un livello di inventari molto sano», ha commentatoil direttore finanziario, Thierry Pieton. «Continuiamo ad avere domanda per le versioni di fascia alta dei nostri veicoli». L’amministratore delegato Luca de Meo punta su 10 nuovi prodotti quest’anno, inclusa la Renault 5 a batteria, per mantenere alto il livello delle vendite.

Renault ha riportato un fatturato del gruppo per la prima metà dell’anno di 27 miliardi di euro, in linea con le stime degli analisti. L’utile netto è stato di 1,4 miliardi di euro, ma ha incluso una perdita di capitale di 440 milioni di euro dalla vendita delle azioni di Nissan Motor.

Nissan, le scorte Usa e i risultati deludenti

La casa automobilistica giapponese Nissan ha rivisto al ribasso le sue previsioni di utile netto per il 2024-25, a seguito del calo a 28,6 miliardi di yen del 73% dell’utile netto nel primo trimestre (chiuso il 30 giugno). Dopo un trimestre «molto difficile», secondo l’amministratore delegato Makoto Uchida, Nissan prevede ora un utile netto annuale (2024-25) di 300 miliardi di yen, rispetto ai 380 miliardi inizialmente previsti. «Mentre le vendite globali sono rimaste stabili, i profitti sono stati influenzati dall’aumento degli incentivi alle vendite e delle spese di marketing per affrontare l’intensa concorrenza commerciale e ottimizzare le scorte», in particolare negli Stati Uniti, ha spiegato il gruppo.

Nissan ha annunciato risultati deludenti per il primo trimestre del 2024-25, dopo aver quasi raddoppiato l’utile netto dell’intero esercizio precedente (2023-2024), grazie anche alla debolezza dello yen, che ha incrementato i ricavi. Il costruttore automobilistico nipponico sta inoltre lottando per competere sul mercato cinese con i produttori di veicoli elettrici in rapida crescita sostenuti da Pechino. «I risultati del primo trimestre sono stati molto negativi» e «abbiamo attuato misure per ripristinare le nostre prestazioni», si legge nel comunicato del gruppo.

«In primo luogo, stiamo ottimizzando la costituzione delle scorte nel mercato statunitense». «In secondo luogo, a partire dalla seconda metà dell’anno, puntiamo a massimizzare le vendite di modelli nuovi e aggiornati per raggiungere le nostre previsioni riviste, in termini di volume di vendite e profitti».

Fonte: Il Sole 24 Ore