A San Sperate la festa voluta da Pinuccio Sciola

L’arte e la cultura, la musica e il cinema. E poi dibattiti e laboratori. E il paese museo, San Sperate a pochi chilometri da Cagliari, che si trasforma in palcoscenico per quattro giorni. Quelli di Sant’Arte, la Festa della Cultura voluta da Pinuccio Sciola, artista scomparso alcuni anni fa, e organizzata dalla fondazione che porta il suo nome.

Al Giardino sonoro

Il festival, in cui si mescolano e contaminano arte e cultura, raccoglie l’eredità lasciata dallo scultore, rendendola fruibile a tutti in un luogo aperto e accessibile come il Giardino sonoro. È in questi spazi, immersi nel verde e ricchi di installazioni e opere di Sciola, comprese le pietre sonore, che si svolgeranno, nella maggior parte dei casi, gli appuntamenti del Festival.

Apertura e condivisione

Ciascun ospite del festival è invitato ad agire con spirito di apertura e condivisione, rispetto della natura e delle persone, che fu un valore caratterizzante di tutta l’esistenza di Sciola. La settima edizione di Sant’Arte sarà caratterizzata da giornate tematiche, secondo il caratteristico processo di costruzione del fare esperienza dell’arte, in maniera accessibile e inclusiva.

Tutto ruota attorno al “tavolo di lavoro” dell’artista “simbolo di condivisione e dialogo” come sottolinea Tomaso Sciola, vice presidente della Fondazione “e unisce le persone sia in casa sia nel lavoro”. Passato che si unisce al futuro e a quelle tecnologie che, giovandosi dei finanziamenti del Pnrr, hanno permesso di realizzare l’archivio digitale.

Si inizia giovedì 30 maggio alle 16 con il laboratorio “C#/SeeSharp – La palestra delle emozioni” a cura di Gloria Campaner realizzato in collaborazione con l’Associazione PS Museum per proseguire con la proiezione del documentario “Pinuccio Sciola. The heart of stone” di Luca Scarzella. Il calendario degli appuntamenti prevde anche la presentazione del volume scritto da Silvano Tagliagamte e Andrea Granitzio intitolato “La Turandot di Pinuccio Sciola. La forza poetica di un’antinomia”. Spazio anche al vide Lis “Pietre, Sogni, Segni. Vita e arte di Pinuccio Sciola nella lingua dei segni italiana”, e alla musica di “Arrogalla – Suite”.

Fonte: Il Sole 24 Ore