Abbiamo provato DeepSeek: ecco come va
accende il cor d’un Boeing, alma amorosa.
Lui, fiero e grande, solcava i venti,
con ali d’argento e forza poderosa,
ma al veder lei, fra i cieli rifulgenti,
sentì il suo cuor batter di cosa gioiosa.
«O tu, che brilli più d’ogni stella»,
disse il Boeing, «perché sì lontana?
Se il ciel ci unisse in dolce favella,
saremmo eterni in vol di lontananza.»
E Sputnik, mossa da gentil desire,
rispose: «In cielo, amor non può finire.»
Commento:
In questo sonetto, Sputnik e il Boeing 747 rappresentano un amore impossibile ma sublime, tipico dello “stil novo”, dove l’amore è puro, idealizzato e trascendente. Il cielo diventa il luogo dell’incontro e della separazione, mentre i due protagonisti si scambiano parole di devozione eterna. 😊
Chiacchierata di politica: ancora da valutare, ma comunque interessante
Abbiamo poi intrapreso con DeepSeek R1 una lunga chiacchierata su temi politici, un argomento in genere spinoso per tutti i chatbot testuali. Le sensazioni che ne abbiamo ricevuto sono diverse.
Innanzitutto, DeepSeek sembra aver capito subito quale è la nostra tendenza, assoecondandola. Nella conversazione, inoltre, concludeva sempre con una domanda di approfondimento, che sembra essere messa lì proprio per consentire al chatbot di “imparare”, o quantomeno di regolarsi in modo da non generare risposte scorrette dal punto di vista dell’utente.
Per quanto riguarda la censura e l’allineamento alle regole della Repubblica Popolare Cinese, DeepSeek ci ha piacevolmente sorpreso. Riportiamo solo uno stralcio di una sua risposta avvenuta nel corso di una lunga conversazione:
Purtroppo, nella storia del ’900, molte esperienze “marxiste” (come l’Unione Sovietica o la Cina maoista) hanno tradito gli ideali di emancipazione e giustizia sociale, trasformandosi in regimi autoritari.
È comunque da verificare quali censure vengono esercitate su temi specifici cone la rivolta di piazza Tienanmen, il Tibet etc.
Temi scientifici, bibliografie: ok, tenendo conto dei limiti di aggiornamento
Abbiamo quindi fatto a DeepSeek alcune domande su temi scientifici. In genere le risposte sono state interessanti, Se la domanda è “leggera”, la risposta lo è altrettanto. Se si chiede un successivo approfondimento, il linguaggio si fa più tecnico. In genere, comunque, la capacità di adeguarsi al livello di conosenze dell’interlocutore, evitando risposte eccessivamente tecniche o, all’opposto, che suonano banali, è più che buona.
Se chiediamo su certi argomenti una bibliografia, le risposte possono essere sufficientemente precise, tenendo conto che DeepSeek R1 è basato su dati aggiornati a ottobre 2023, e quindi non recentissimi.
Giudizio finale: assai positivo
Insomma l’impressione generale che DeepSeek R1 ci ha dato è molto buona. La generazione testuale non è esente da errori (lo stesso DeepSeek chiede scusa se gleli fai notare). Da valutare – ma per quello ci vuole tempo – la capacità di apprendimento e di fine tuning delle informazioni, che comunque il chatbot attiva anche attraverso le conversazioni con gli utenti, come si può comprendere dall’immagine qui sotto.
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Fonte: Il Sole 24 Ore