Abi, discesa dei tassi stabilizzata: mutui alle famiglie al 3,56% (-0,5%) e prestiti alle imprese al 5,25% (-0,13%)

Prosegue anche a giugno la discesa dei tassi sui prestiti chiesti dalle famiglie e dalle imprese. Tanto che nelle ultime settimane questa tendenza alla diminuzione si è stabilizzata. Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni, secondo il bollettino mensile diramato dall’associazione bancaria italiana è diminuito al 3,56%, rispetto al 3,61% di maggio 2024 e al 4,42% di dicembre 2023. Qualche decimale in più per la discesa dei tassi sui finanziamenti alle imprese. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è diminuito al 5,25% rispetto al 5,38% di maggio 2024 e al 5,45% di dicembre 2023. Complessivamente il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni), come spiega l’Abi, è sceso al 4,77% dal 4,80% del mese precedente.

Prestiti bancari

Scendono i tassi sui prestiti e i finanziamenti ma continua a calare, anche se in misura più contenuta rispetto al maggio 2024, il volume dei prestiti erogati da banche e istituti di credito. Il calo dei volumi di credito, spiega l’Abi nel bollettino di luglio relativo ai dati di giugno 2024, è sempre legato alla frenata della crescita economica che contribuisce a deprimere la domanda di prestiti: a giugno 2024, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi dell’1,7% rispetto a un anno prima, in rallentamento rispetto al calo registrato a maggio 2024 (-2,1%) quando i prestiti alle imprese erano diminuiti del 3,1% e quelli alle famiglie dell’1,1 per cento.

In flessione i crediti deteriorati

Un segnale positivo per le banche. A maggio 2024 i crediti deteriorati netti (cioè l’insieme delle sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinanti calcolato al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche) sono leggermente diminuiti a 30,3 miliardi di euro, da 30,5 miliardi di dicembre 2023 (31,2 miliardi a settembre 2023). Rispetto al loro livello massimo, 196,3 miliardi raggiunti nel 2015, sono in calo di 166 miliardi. A maggio 2024 i crediti deteriorati netti rappresentano l’1,43% dei crediti totali. A dicembre 2023, tale rapporto era l’1,41% (1,42% a settembre 2023; 9,8% nel 2015).

I tassi di mercato

Nei primi 11 giorni di luglio il tasso Euribor a 3 mesi è stato in media del 3,70% (3,72% a giugno) e in diminuzione di 30 punti base rispetto al

valore massimo registrato a ottobre 2023. Mentre il tasso sui Bot a sei mesi è stato in media del 3,60% (3,59% nella media di giugno) e in calo di 45 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre 2023. Il tasso Irs a 10 anni (molto usato nei mutui) è stato in media del 2,82% (2,79% a giugno) e in diminuzione di 70 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre 2023. Il tasso sui Btp è stato in media del 3,96% (3,95% a giugno) e in diminuzione di 103 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre 2023.

Fonte: Il Sole 24 Ore