Abusivo lo stabilimento che non sgombera l’arenile alla fine della stagione estiva

Abusivo lo stabilimento che non sgombera l’arenile alla fine della stagione estiva

Rischia una sanzione per il reato di occupazione abusiva del suolo demaniale, il titolare dello stabilimento, che non toglie tutte le attrezzature a fine estate. Un periodo che, nel caso esaminato, andava dal 1 maggio al 30 settembre, trattandosi di un solarium siracusano. Forse complice anche il sole siciliano, il gestore aveva lasciato sul posto lettini e ombrelloni fino al 9 ottobre, giorno in cui era scattato un controllo. Senza successo il proprietario della concessione pluriennale, invocava la legge regionale, in virtù della quale era possibile occupare l’arenile per l’intero anno solare, presentando, senza alcun termine, la comunicazione di prosecuzione dell’attività.

Domanda preventiva per chi vuole restare tutto l’anno

Previsione rispettata dal ricorrente, ma troppo tardi: solo il giorno del controllo. La Suprema corte non nega l’opportunità di mantenere alcune strutture sulla spiaggia, ma chiarisce a quali condizioni. La comunicazione di prosecuzione di attività complementari alla balneazione, va fatta prima che l’occupazione dell’area del demanio si protragga oltre la dead line. Vanno poi indicate le opere e gli impianti che si vogliono mantenere installati e rimodulato il canone. Per i giudici di legittimità non è ragionevole ipotizzare che l’avviso di prosecuzione dell’attività si possa dare anche dopo che si è sforato il periodo previsto, visto che in tal modo si potrebbe rispettare l’adempimento solo in seguito ad un controllo, come nel caso esaminato. E se questo non c’è “trasgredire” all’obbligo senza conseguenze. Ma così non è. Per il ricorrente c’è la condanna per un reato punibile con un’ammenda.

Fonte: Il Sole 24 Ore