Acadèmia, i corsi di cucina on demand diventano internazionali. E il fatturato cresce

Acadèmia, i corsi di cucina on demand diventano internazionali. E il fatturato cresce

Grandi chef che impartiscono lezioni di cucina su una piattaforma online on demand: la formula di Acadèmia, la “Netflix della cucina” nata durante il lockdown, non ha smesso di crescere con l’allentamento delle restrizioni, e anzi si arricchisce con il contributo di 5 cuochi spagnoli e allarga l’elearning a 32 Paesi.

Attualmente, a poco più di un anno e mezzo dalla nascita, sono 25 i corsi proposti agli oltre 84mila iscritti (di cui 13mila utenti abbonati), per un giro d’affari che dai 450mila euro del primo anno di attività punta a superare il milione: «Il fatturato è cresciuto del 46% – dicono dalla società a Food 24 – e manca dicembre che è il mese in cui si vende di più». Gli iscritti sono aumentati del 40% rispetto all’anno precedente e la spesa media del 5%, «fattore che indica che con l’aumentare dei corsi e la differenziazione dell’offerta, gli utenti preferiscono l’abbonamento al corso singolo» (il “pass” annuale costa 99 euro, il singolo corso 49 euro).

Acadèmia – che ora con il suo bagaglio di 72 ore di lezioni viene resa disponibile in 32 Paesi tra Europa e Nord America – è un progetto di Chef in camicia, che a sua volta ha visto passare il suo fatturato dagli 1,1 milioni di euro del 2019 ai 2 milioni del 2020, per puntare a 3,4 del 2021.

Ai 23 “cuochi-docenti” italiani già presenti sul sito, ciascuno con la sua specializzazione, si aggiungono ora Enrique “Quique” Dacosta, «con un corso sull’estetica del gusto che affonda le radici nel territorio di Valencia attraverso la creazione di metodi di cottura specifici per ogni singolo ingrediente»; il “cinque stelle” Michelin Paco Perez «con la sua interpretazione di cucina catalana»; Marta Verona, « nutrizionista, ricercatrice e ambasciatrice della cucina salutare»; Mario Jimenez, «con un corso di cucina gaditana, antica tradizione della città Càdiz, incentrata sul pesce come materia prima»; Javi Estevez, «che racconta come lavorare e preparare tutte le parti della testa di maialino, con un focus sulla casqueria, ovvero le frattaglie». Dal 2022 verranno rilasciati anche i corsi di Dani Garcia, Pepa Muñoz e Jesus Sanchez.

«Se la cucina spagnola può essere considerata una novità in Italia, dove è poco conosciuta dal grande pubblico – spiega Nicolò Zambello, ad di Chef in Camicia, di cui Acadèmia è spin-off – non possiamo dire lo stesso di quella italiana nel mondo, anche se spesso, a renderla nota e apprezzata, sono pochi piatti iconici cristallizzati nell’immaginario collettivo attraverso la loro forma più semplice. Con l’internazionalizzazione della piattaforma intendiamo letteralmente fare scuola con quella che secondo noi è la vera tradizione culinaria italiana, ovvero un ricchissimo patrimonio di materie prime, lavorazioni ed elaborazioni, raccontata dai suoi interpreti più talentuosi».

Fonte: Il Sole 24 Ore