Accelera la rete digitale sottomarina nel Mar Tirreno

Accelera la rete digitale sottomarina nel Mar Tirreno

Fa un decisivo passo avanti sulla strada del completamento il progetto di infrastruttura digitale sottomarina portato avanti da Unitirreno Submarine Network, la new-co costiutuita nel 2022 da Unidata e dal Fondo Ipcdi (Fondo Infrastrutture per la Crescita ESG) di Azimut. Si tratta del primo sistema Open Cable a 24 coppie di fibre ottiche nel Mediterraneo e secondo le previsione dell’azienda dovrebbe andare in esercizio nel secondo trimestre del 2025: l’infrastruttura sottomarina, che si estende per 900 chilometri nel Mar Tirreno, è la prima del suo genere a raggiungere il pieno utilizzo dei ripetitori e dei cavi in fibra.

La prospettiva

«Il nuovo sistema di cavi sottomarini consentirà a Unitirreno di fornire una tecnologia innovativa in fibra ottica sottomarina all’interno di una struttura di sistema a cavo aperto, consentendo ai clienti di scegliere le soluzioni tecnologiche che preferiscono per le singole coppie di fibre – dice il presidente di Unitirreno Andrea Cornetti -. L’esperienza e la tecnologia apportate da Alcatel Submarine Networks al processo di produzione, combinate con le capacità marine relative al rilevamento e all’installazione di Elettra Tlc S.p.A., rafforzano ulteriormente la fondamentale mission di Unitirreno nel fornire la tanto necessaria capacità per la regione del Mediterraneo».

Le autorizzazioni ambientali

Il progetto, che vale circa 80 milioni di investimento, ha intanto ottenuto le autorizzazioni ambientali a Mazara del Vallo (Trapani), Genova e Roma-Fiumicino: Mazara del Vallo sarà collegata a Genova con un punto di snodo in prossimità di Roma-Fiumicino. In concreto significa che il cavo sottomarino ha ottenuto i permessi di approdo che, spiega l’amministratore delegato di Unidata e Unitirreno Renato Brunetti, «non sono solo essenziali per stabilire punti di connessione critici all’interno della nostra rete sottomarina, ma rappresentano anche una pietra miliare significativa nel nostro percorso verso la fornitura di una migliore connettività regionale per supportare l’evoluzione dei requisiti aziendali». In pratica si tratta di permessi ritenuti fondamentali per stabilire i principali punti di connessione all’interno della rete di cavi sottomarini, garantendo un’integrazione e un funzionamento senza soluzione di continuità: «Con questi permessi, la società si è strategicamente posizionata in modo tale da consentire ai potenziali clienti di progettare, sin da ora, l’interconnessione con il cavo, alla luce di una definizione precisa del punto di collegamento» spiegano dall’azienda.

Un cavo sottomarino ad alta capacità

Intanto è stata completata la system qualification. Il cavo sottomarino Unitirreno, dotato di un sistema a 24 coppie di fibre, è il primo del suo genere nella regione del Mediterraneo a raggiungere la massima capacità di utilizzo dei ripetitori e dei cavi in fibra sottomarini. In corso, sotto la guida di Alcatel Submarine Networks (Asn), la produzione del sistema di cavi Unitirreno e delle apparecchiature associate: questa fase del progetto sta procedendo secondo i tempi previsti, assicurano dall’azienda, con un’attenzione meticolosa ai dettagli e all’integrazione di tecnologie all’avanguardia che garantiscono prestazioni ottimali al momento dell’installazione. «Il progetto del cavo sottomarino Unitirreno sta contribuendo in modo significativo a migliorare la connettività regionale nel Mediterraneo, facendo leva sulla nostra grande esperienza di implementazione – sottolinea Arturo Danesi, Coo di Unitirreno -. Il progetto Unitirreno rappresenta un significativo passo avanti nel soddisfare la crescente domanda di infrastrutture di comunicazione affidabili che colleghino la regione del Mediterraneo con i più importanti punti di interscambio Internet in Europa».

Cantiere aperto per il datacenter

Cantiere ancora aperto invece quello che riguarda la costruzione del datacenter che dovrebbe sorgere a Roma: era prevista la costituzione di una nuova società (Unicenter) e si è parlato di un ulteriore investimnento di una cinquantina di milioni. La società non è stata ancora costituita ma, secondo le previsioni, il tutto dovrebbe concretizzarsi entro la fine dell’anno.

Fonte: Il Sole 24 Ore