Accordo Parlamento-Consiglio Ue sui prodotti agricoli ucraini
BRUXELLES – Dopo lunghi tira-e-molla, Parlamento e Consiglio hanno trovato lunedì 8 aprile un accordo sulle misure commerciali temporanee in campo agricolo a favore dell’Ucraina. L’intesa è giunta dopo che alla fine di marzo i Ventisette avevano deciso di mettere mano in senso restrittivo al precedente accordo trovato a suo tempo con i parlamentari, in un contesto nel quale crescono i dubbi sulle molte facilitazioni concesse a Kiev in guerra contro la Russia.
In marzo, tra le altre cose, i Ventisette avevano deciso di allungare il periodo di riferimento con il quale calcolare il tetto oltre il quale scatterebbero le salvaguardie – non più solo il 2022-2023, ma anche il secondo semestre del 2021.
Nei fatti, la modifica voluta dai Ventisette aumenta le probabilità di attivazione del freno d’emergenza. L’obiettivo è di aiutare le esportazioni ucraine, senza però mettere a repentaglio la produzione europea.
In buona sostanza, l’esenzione dai dazi doganali di cui godono i prodotti provenienti dal Paese devastato dalla guerra fin dal 2022 sarà prorogata per un altro anno a partire da giugno, ma le importazioni di pollame, uova, zucchero, mais, miele e avena saranno limitate ai volumi medi importati tra la metà del 2021 e la fine del 2023, al di sopra dei quali saranno automaticamente reimposte le tariffe. Il grano per ora viene escluso dal provvedimento, anche se Bruxelles ha promesso particolare attenzione.
«Estendendo il sostegno (in termini di dazi doganali, ndr) per un altro anno, questo accordo dimostra la continua solidarietà europea», mentre «rafforza le salvaguardie per proteggere gli agricoltori dell’Unione europea in caso di perturbazioni del mercato», ha commentato l’europarlamentare popolare lettone, Sandra Kalniete, relatrice del testo.
Fonte: Il Sole 24 Ore