accuse di influenze politiche estreme e populiste

accuse di influenze politiche estreme e populiste

Anche Bill Gates si scaglia contro Elon Musk. In un’intervista rilasciata al settimanale Times, il fondatore di Microsoft ha definito il comportamento del patron di Tesla e SpaceX “folle”, accusandolo di promuovere politiche di estrema destra negli Stati Uniti e oltreoceano. Fino a suggerire ai governi di adottare misure per evitare che “super-ricchi” come Musk possano influenzare le elezioni nei loro Paesi.

L’intelligenza straordinaria di Musk è fuori discussione per Gates. Ma, secondo lui, è sprecata. “Dovrebbe usare il suo talento per aiutare il mondo invece di alimentare l’agitazione populista”, dice. L’accusa più diretta è quella di sostenere il partito tedesco di estrema destra AfD, definito da Musk “l’unica speranza” per Berlino. A preoccupare l’imprenditore statunitense è soprattutto che l’interferenza politica del miliardario sudafricano rischi di destabilizzare governi e istituzioni democratiche.

L’ombra di Trump e l’ascesa politica di Musk

L’influenza di Elon Musk è cresciuta notevolmente con l’elezione di Donald Trump. Secondo i più recenti documenti della Commissione elettorale federale, l’imprenditore ha speso in tutto oltre 250 milioni per aiutare il candidato repubblicano a vincere. Il Presidente lo ha ripagato con un ruolo di primo piano nella sua nuova amministrazione , dandogli le chiavi del Dipartimento per l’efficienza governativa (Doge). Una scelta che ha spaccato l’opinione pubblica, con molti che vedono in Musk una figura tanto potente quanto divisiva.

Non tutti i grandi nomi della politica e della tecnologia condividono la visione di Trump e Musk. Steve Bannon, ex stratega della Casa Bianca durante la prima presidenza del tycoon e sostenitore del movimento Make America Great Again, ha definito Musk una “persona malvagia” interessata solo ai soldi. Per lui, Musk è diventato troppo pericoloso e va tenuto lontano dalla sfera politica.

Le tensioni con Sam Altman e il progetto Stargate

E poi c’è lo scontro con Sam Altman, Ceo di OpenAI, l’azienda madre di ChatGPT. Al centro del dibattito Stargate, un ambizioso progetto da 500 miliardi di dollari per l’infrastruttura dell’intelligenza artificiale annunciato da Trump. Musk ha stroncato il piano, sostenendo che le aziende coinvolte – tra cui OpenAI – non abbiano i fondi per realizzarlo. Le critiche hanno provocato una dura reazione da parte di Altman e dei sostenitori del Presidente.

Fonte: Il Sole 24 Ore