Acquedotto pugliese passa ai Comuni

Acquedotto pugliese passa ai Comuni

Entro la prima settimana di febbraio la regione delibererà il trasferimento gratuito, ai Comuni, del 20% delle azioni di Acquedotto Pugliese, avviando l’iter per la costituzione della società a totale partecipazione comunale, denominata “Società Veicolo”, che avrà il controllo analogo congiunto sulla stessa Aqp che così potrà gestire il Servizio idrico integrato (Sii) per il periodo 2026-2045. In parallelo il presidente di Aqp convocherà l’assemblea straordinaria necessaria perchè la regione – azionista unico dal 24 giugno 2011 della spa dopo lo scorporo dalla compagine societaria della Basilicata – deliberi le modifiche statutarie imposte dalla legge statale numero 191 del 13.12.2024, pubblicata il 16. Ovvero organo amministrativo con massimo 7 componenti, ingresso nel cda e nell’organo di controllo di “almeno un rappresentante designato” da Palazzo Chigi perchè Aqp – recita ancora l’art. 3,c.2 bis – è “società di rilevanza strategica per l’interesse nazionale”. Questo comma, insieme a quello successivo, il 2 ter, ha sbloccato l’impasse nato nei mesi scorsi tra regione e Governo prevedendo la possibilità di affidare la concessione del Sii in house, cioè senza gara, ad Aqp, proprio grazie a questa sua strategicità e al ruolo di controllo riconosciuto a tutti i comuni sul soggetto gestore, reso possibile dalla sua partecipazione azionaria alla spa di via Cognetti. L’attuale assetto di Aqp – ovvero 100% in mano alla regione e nessuna azione in capo agli enti locali titolari del servizio attraverso l’autorità idrica pugliese (Aip) – è stato infatti un ostacolo all’affidamento in house, superato appunto con la legge 191/2024. I comuni avranno dunque un ruolo forte nel controllo di Aqp che, con l’affidamento che l’Aip dovrà formalizzare entro questo giugno, proseguirà nella gestione del Sii tuttora in corso dopo che, scaduto inizialmente nel 2018, terminerà, dopo una proroga ex-lege, fino al 31 dicembre di quest’anno. Trasferite le azioni, approvate le modifiche statutarie (insieme alla governance anche la previsione del controllo analogo congiunto degli enti pubblici soci, il fatturato superiore all’80% per attività espletate in favore degli enti affidanti e nessun privato nel capitale sociale), accettata la cessione delle azioni dai consigli comunali e costituita la spa, l’Aip, che governa la risorsa idrica, potrà affidare il Sii entro giugno 2025 per il periodo 2026-2045, fino alla scadenza del Piano d’Ambito Ottimale (Ato).Per Aqp l’affidamento significa dover effettuare, nel periodo 2026-2045 – come prevede il piano economico-finanziario definito dall’Aip – investimenti per 5,629 miliardi di euro che, insieme ai costi di gestione, saranno coperti con gli introiti tariffari approvati da Arera (autorità di regolazione) e con gli utili ottenuti da economie di scala e capacità gestionali. La gestione della risorsa acqua rimane così in Puglia saldamente in mani pubbliche

Fonte: Il Sole 24 Ore