Addio a Castelbarco Albani, il manager diventato banchiere di Carige
Il mondo della finanza italiana dà l’addio a Cesare Castelbarco Albani, imprenditore e manager diventato banchiere. Nato nel 1952 a Milano da famiglia di origini nobili, tanto che a Genova dove ha vissuto gran parte della sua vita era chiamato “il principe”, Castelbarco è scomparso la scorsa notte dopo un improvviso malore che pochi giorni fa lo aveva costretto a un ricovero d’urgenza all’Ospedale Sacco di Milano.
La sua lunga esperienza lavorativa da imprenditore e manager lo aveva visto all’opera in vari settori, dal riso alla logistica, ma la sua ribalta alle cronache nazionali era arrivata nell’ultimo decennio con gli incarichi nel settore bancario. Nel 2013 era stato nominato presidente di Banca Carige per gestire la ristrutturazione dell’istituto dopo la gestione Berneschi. In banca aveva fatto ticket con l’amministratore delegato Piero Montani. Un sodalizio durato finché il nuovo socio di Carige, la famiglia Malacalza, li costrinse alle dimissioni promuovendo contro di loro un’azione di responsabilità.
Oggetto della contestazione erano le transazioni effettuate nelle assicurazioni con il fondo di private equity Apollo, che si era anche offerto di ricapitalizzare Carige diventandone il primo azionista. Nel 2018 però il Tribunale di Genova respinse le richieste di risarcimento di Carige nei confronti di Castelbarco e Montani. E successivamente, nel 2022, Carige rinunciò all’azione di responsabilità contro i due banchieri riconoscendo loro un risarcimento per danni morali e di immagine.
Castelbarco fu profondamente segnato a livello personale dalla vicenda e, dopo la riabilitazione totale, divenne per un breve periodo presidente di Banca Consulia (poi acquistata da Finint) e da pochi mesi aveva assunto l’incarico di presidente di Banca Cesare Ponti, l’istituto di private banking che Carige ha portato in dote al gruppo Bper dopo la sua acquisizione. Un malore improvviso ha messo fine alla vita del banchiere gentiluomo.
Fonte: Il Sole 24 Ore