Aeroporto di Bologna, 100 milioni di nuovi cantieri in due anni

Aeroporto di Bologna, 100 milioni di nuovi cantieri in due anni

«Una crescita record non sarà mai negativa per un manager di un aeroporto, siamo reduci sicuramente da un anno impegnativo, ma meglio le difficoltà che stiamo affrontando in Italia, dove il traffico aereo ha già superato i livelli del 2019 pre-Covid, che le preoccupazioni dei colleghi in Germania e Francia per la debolezza dei loro rispettivi mercati». Nazareno Ventola, dal 2013 direttore generale e da dieci anni anche amministratore delegato dell’Aeroporto di Bologna, commenta così il record storico che lo scalo ha raggiunto nel 2024, prima volta in cui viene battuto il muro dei 10 milioni di passeggeri (10,764 milioni per l’esattezza) con una crescita dell’8,1% sul 2023.

Il masterplan

Un incremento superiore alle attese che ha complicato la gestione del “Guglielmo Marconi”, alle prese con 200 milioni di euro di lavori di ampliamento e riqualificazione previsti nel masterplan al 2030 – di cui la metà saranno investimenti concentrati tra quest’anno e il prossimo – che stanno avendo inevitabili ripercussioni sui viaggiatori, soprattutto durante l’estate, quando c’è stato il picco storico mensile di 1,12 milioni di passeggeri in pieno agosto. «Il rimbalzo del traffico è stato più veloce del previsto, abbiamo fatto il possibile per calmierare i disagi – prosegue Ventola – che non sono però eliminabili perché stiamo intervenendo “a cuore aperto” nell’area Schengen dei gate di imbarco. Abbiamo già aggiunto 750 mq di spazi, gli affollamenti del passato non si vedono più. E stiamo accelerando i lavori, nel 2024 abbiamo raggiunto la cifra di 40 milioni di euro di lavori, dopo i 32 milioni investiti nel 2023, e ulteriori 50 milioni sono in programma sia quest’anno sia nel 2026».

La scansione dei lavori

Entro la prossima primavera saranno concluse le otto nuove linee dell’area controlli di sicurezza ed entro giugno 2025 il primo blocco di oltre mille posti auto del parcheggio multipiano (il secondo blocco è previsto per la primavera 2026). Poi sarà la volta di interventi per ampliare ulteriormente sia l’air-side sia il land-side per questa infrastruttura nel cuore di Bologna diventato il settimo aeroporto italiano per numero di passeggeri e terzo per cargo, che accentra il 95% del traffico aereo di tutta la via Emilia, mentre stentano a stare sul mercato gli scali di Parma, Forlì e Rimini. «Sono le compagnie aeree a decidere dove volare, noi siamo pronti al confronto con la nuova amministrazione regionale», anticipa l’Ad, che l’anno prossimo inizierà già a lavorare al Masterplan 2031-46 e di fronte alla mole di opere in cantiere auspica per questo 2025 un consolidamento dei numeri e non nuovi record da festeggiare. «Sul versante operativo va ricordato che abbiamo chiesto noi ad Enac di diventare aeroporto “slot coordinated”, e lo siamo da questo inverno. Una scelta che ci consente di distribuire meglio i voli evitando il sovrapporsi di picchi. Per il 2025 puntiamo su un assestamento attorno ai 10 milioni di passeggeri e abbiamo messo in conto anche una leggera contrazione, vista la penalizzazione temporanea nella sala imbarchi Schengen». Ora c’è attesa per il programma dei voli “summer 2025” che sarà divulgato a fine mese e per il consuntivo 2024 che dovrebbe confermare la corsa a doppia cifra dei primi nove mesi, chiusi con un +13,4% di fatturato a 118,7 milioni di euro, un Mol di 42,2 milioni in salita del +23,9% e un utile schizzato del +33,3% a 19,5 milioni.

Fonte: Il Sole 24 Ore