Affitti brevi, a Roma la crescita maggiore tra le grandi città europee: +37% in un anno

Affitti brevi, a Roma la crescita maggiore tra le grandi città europee: +37% in un anno

Il turismo ha ripreso a girare a livelli che nel 2024 superaranno ormai i numeri del 2019, l’ultimo anno prima della cesura introdotta dalla pandemia globale da Covid. Tra i molti indicatori che confermano la ripresa del settore c’è quello degli affitti brevi: secondo i numeri diffusi da Eurostat (l’ufficio statistico ella Commissione europea) tutte le grandi città del continente hanno visto nel 2023 un incremento di circa un terzo del numero di notti prenotate sulle quattro principali piattaforme (Airbnb, Booking.com, Tripadvisor and Expedia Group).

Il balzo di Roma, il caso Parigi

Su tutte, però, spicca Roma: la capitale italiana ha registrato un balzo del 37,3%, un primato che porta la città dal quarto al secondo posto (da notare però che non sono ancora disponibili i numeri di Barcellona che nel 2022 occupava la terza posizione). Nell’Urbe il numero di notti per affitti brevi è passata da 8,574 del 2022 a 11,768 milioni nel 2023. Un numero inferiore solo a quello registrato da Parigi: la città che si preparara a ospitare le Olimpiadi (dal 26 luglio all’11 agosto) totalizza ben 18,613 milioni di notti (+33% sul 2022). Sul podio al terzo posto c’è Lisbona che, unica insieme alla capitale francese e a quella italiana, ha superato la soglia di dieci milioni di notti (10,196) ma con un’impennata più moderata (+15,3%). Notevole anche il balzo in avanti di Madrid (+28%, quarta ma appena sotto quota 10 milioni) e Budapest (+ 24,3% a 6,22 milioni).

Il confronto con il 2019

Uno sguardo al passato conferma la ripresa dello stato di salute del settore osservato da questa visuale. A colpire in particolare Parigi che non solo ha recuperato i numeri del 2019 ma ha segnato il primato da quando esiste questa rilevazione che Eurostat definisce «speriamentale» (si basa infatti su un accordo che le quattro piattaforme hanno stretto con la Commissione europea per trasmettere dati in forma anonima e non disaggregabili). Anche per Roma si tratta di un numero da primato: il precedente del 2019 era infatti 10,13 milioni.

Affitti a medio termine: primato a Roma

Numeri che per Roma potrebbero aumentare ulteriormente considerando il grande appuntamento del Giubileo del 2025 per il quale è già scattato l’allarme overtourism: in città, ha stimato Isnart, è atteso un raddoppio dei flussi con 35 milioni di arrivi turistici e 105 milioni di presenze. Un “assalto” che rischia di avere ricadute sull’offerta abitativa nella capitale. Roma è già “regina” in Italia per i prezzi di affitti degli appartamenti ed è seconda dopo Amsterdam in Europa con un canone medio di 2mila euro (la capitale olandese è la più cara anche per stanze e monolocali).

Lo ha rilevato HousingAnywhere, piattaforma europea di affitti a medio termine (dai 3 ai 12 mesi), che ha aggiornato il suo report sugli andamenti dei prezzi di affitto nelle 28 maggiori città europee con un totale di più di 65mila stanze. Dalla ricerca emerge un aumento annuo del 3,8% nel primo trimestre del 2024, due punti in meno rispetto all’aumento del 5,8% annuo alla fine del 2023. Tra le città italiane Milano è ottava con 1.700 euro, mentre cresce Torino (+37,5%) che rimane però tra i centri più accessibili. Roma occupa la nona posizione per i monolocali (canone medio di locazione di 1.200 euro, +20% annuo) ma in Italia Bologna, città universitaria, resta la più cara per questa categoria (1.375 euro, +25%).

Fonte: Il Sole 24 Ore