Affitti brevi, entra in funzione la banca dati nazionale delle strutture

Tempi pienamente rispettati per l’avvio delle novità in materia di affitti brevi, una riforma epocale cui fa espresso riferimento la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, individuando gli obiettivi: «Legalità, piena trasparenza agli utenti, favorire l’emersione del sommerso e dell’evasione fiscale e una maggior qualità dei servizi offerti ai turisti».
Con queste premesse entra in funzione, grazie a un avviso pubblico del ministero del Turismo, la banca dati nazionale delle strutture ricettive (Bdsr) e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche come previsto dall’articolo 13-quater, comma 4 del Dl 34/2019, convertito, con modificazioni, dalla legge 58/2019.

L’accesso alla banca dati

Sul portale telematico è possibile richiedere il Cin, il codice identificativo nazionale, legato alla struttura e necessario per lo svolgimento dell’attività. Alla banca dati si accede tramite identità digitale. Secondo passaggio, la presentazione in via telematica dell’istanza attestante i dati catastali dell’unità immobiliare o della struttura. Nelle Regioni dove era già attivo un codice, andrà indicato il codice precedente per il rilascio del nuovo.
Una volta completata la procedura, l’utente ottiene la certificazione telematica comprovante il regolare rilascio del Cin. Procedura rapida quindi, necessaria per chi volesse procedere all’affitto breve del proprio immobile.
Sono concessi 60 giorni per procurarsi il Cin; poi scattano multe salate fino a 8mila euro. Impossibile sbagliare: ci sono esaustive Faq sul sito del ministero del Turismo e, fino a venerdì 6 settembre, un numero dedicato: 06.170179245.

Vanno esposti sia il codice regionale che quello nazionale

Spulciando tra le risposte ai quesiti emergono dettagli importanti: l’obbligo di possedere ed esporre il Cin, all’intero del’appartamento, all’esterno dell’edificio e sui portali promozionali comn Airbnb e Booking, è generalizzato e non prevede eccezioni. Quindi, chi possiede già un codice regionale/provinciale, deve richiedere anche il Cin ed esporre entrambi. Non soggette all’obbligo di Cin sono solo le case religiose di ospitalità no-profit, svolta a titolo meramente gratuito.

Estintori e rilevatori fumo in tutte le strutture

Sul fronte sicurezza tutte le unità immobiliari destinate alla locazione breve, gestite in qualunque forma (imprenditoriale e non imprenditoriale), devono essere munite di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio funzionanti nonché di estintori portatili a norma di legge.
Le unità immobiliari destinate alla locazione breve o turistica gestite in forma imprenditoriale (anche ai sensi dell’articolo 1, comma 595, legge 178/2020) devono, inoltre, essere munite dei requisiti di sicurezza degli impianti prescritti dalla normativa statale e regionale vigente. Gli estintori portatili a norma di legge devono essere ubicati in posizioni accessibili e visibili, in particolare in prossimità degli accessi e in vicinanza delle aree di maggior pericolo. Deve essere installato un estintore ogni 200 metri quadrati di pavimento o frazione e, comunque, almeno un estintore per piano.

Il ruolo delle agenzie online

In una offerta turistica vasta e variegata un ruolo primario resta quello delle Ota, le online travel agency. Queste ultime, a partire da Airbnb e Boooking, ricorda la ministra Santanchè «si stanno allineando e non proporranno le strutture sprovviste di Cin».

Fonte: Il Sole 24 Ore