Affitti brevi, il codice nazionale ora è attivo in tre regioni

Il Codice identificativo nazionale per gli affitti brevi continua la sua corsa. Dopo Puglia e Veneto, nelle quali è stata avviata la sperimentazione nei giorni scorsi, anche l’Abruzzo partecipa ufficialmente alla fase sperimentale della Banca sati strutture ricettive (Bdsr) del ministero del Turismo. In questo modo, avranno accesso all’identificativo, che consentirà di rafforzare i controlli antifrode, poco meno di 10mila immobili che, attualmente, sono pubblicizzati nella regione. Nei prossimi giorni, poi, il Cin sarà esteso anche alla Lombardia.

La piattaforma online

I cittadini potranno quindi accedere, tramite Spid o Cie, alla piattaforma online del ministero (https://bdsr.ministeroturismo.gov.it/) e richiedere il Codice identificativo nazionale (Cin) da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture e degli immobili. Al momento – va ricordato – siamo ancora in fase sperimentale: gli archivi regionali stanno iniziando a lavorare sulla trasmigrazione dei loro dati nella piattaforma nazionale e all’interoperabilità tra i diversi software.

Partenza da settembre

Gli obblighi, le sanzioni e le altre disposizioni collegate – in base alle norme sul codice identificativo – saranno applicabili solo a partire dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’avviso di entrata in funzione della banca dati a livello nazionale, prevista non oltre il 1° settembre del 2024. In questa prima fase di avvio, quindi, non sono previste sanzioni ed è consentito ai cittadini che lo desiderano di adeguarsi agli obblighi correlati al Cin. A oggi, il numero di Cin assegnati è salito a 2.766.

Le Regioni attive

La prima fase della banca dati nazionale è partita il 3 giugno scorso in Puglia. Ha fatto seguito a questa sperimentazione il Veneto. Ora arriva l’Abruzzo e, a breve, il Cin sarà introdotto anche in Lombardia. Si tratta di test molto importanti, perché il potenziale di tutte queste regioni, guardando ai dati di Aigab (l’associazione italiana gestori affitti brevi) sugli annunci presenti su Airbnb, è di poco meno di 150mila immobili disponibili per affitti brevi.

Fonte: Il Sole 24 Ore