Affitti brevi, Santanchè: le «keybox» sono un problema di sicurezza, ne parlerò con Piantedosi

Le “keybox” (o “lockbox”), cassette di sicurezza che custodiscono le chiavi fuori dall’alloggio per permettere all’ospite di un appartamento dato in affitto turistico breve di fare il “self checkin”. Contro quello che è diventato il simbolo dell’overtourism ha ingaggiato una battaglia la sindaca di Firenze Sara Funaro (e nei giorni scorsi c’erano state azioni simboliche di protesta di comitati cittadini fiorentini). Anche per la ministra del Turismo Daniela Santanchè le “cassettine turistiche” sono un problema: estetico ma soprattutto di sicurezza.

Lo ha detto a margine del G7 Turismo che si è aperto stamattina con l’arrivo a Palazzo Vecchio dei responsabili del settore di Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Stati Uniti e Canada a cui si sono uniti i capi delegazione di Brasile, Egitto, India e Arabia Saudita, dell’Ocse e di Un Tourism (l’agenzia delle Nazioni Unite con sede a Madrid che si occupa di turismo). «Onestamente sono d’accordo su quello che ha detto il sindaco Funaro – ha sottolineato la ministra -. Intanto sono veramente brutte da un punto di vista estetico perché vengono messe su questi palazzi meravigliosi, ma soprattutto io mi interrogo anche sul tema di sicurezza».

Gli obblighi di registrazione

Per i contratti di locazione turistica di durata pari/inferiore a 30 giorni il propriteario o il gestore dell’immobile sono tenuti a comunicare le generalità degli ospiti entro 24 ore dal loro arrivo attraverso il portale della Polizia di Stato Alloggiati Web. Con il selfcheck in, però, non è possibile verificare la corrispondenza tra documenti e identità di chi prende in affitto l’immobile.

Confronto con il Viminale

In questo modo, ha rimarcato la ministra, «arrivano nei nostri condomini, nelle nostre case, persone che non vengono identificate, che prendono la chiave ed entrano nell’appartamento e questo credo che confligga anche con quelle che sono le leggi sulla sicurezza della nostra nazione». Alla domanda se affronterà questo tema con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi Santanchè ribatte: «Sicuramente, come sempre faremo un confronto, però si è posto un tema che esiste e adesso dobbiamo studiare quali siano le migliori soluzioni».

Santanchè ha riferito di avere affrontato il tema «stamattina prima di iniziare il G7 con il sindaco Funaro e siamo d’accordo di sentirci nei prossimi giorni. Io ho sempre detto che bisogna lavorare con tutti i livelli delle istituzioni, per cui sono pronta a farlo. Non è che abbiamo delle differenze, cerchiamo di risolverlo insieme».

Fonte: Il Sole 24 Ore