
Agcom: «Le piattaforme devono farsi misurare»
Non è più solo una questione «di definire essenzialmente i parametri dei prezzi sulla base dei quali transare l’acquisto e la vendita degli spazi pubblicitari di ogni singolo medium». La misurazione dell’audience «ha ora assunto un ruolo ancora più rilevante e ambizioso: da un lato, come strumento di prevenzione degli abusi di posizione dominante, alla luce del Digital Markets Act; dall’altro, come tutela della libertà dei media, in riferimento all’European Media Freedom Act».
Richiamando queste considerazioni, il presidente di Agcom, Giacomo Lasorella, giunge a una conclusione che lascia poco spazio a interpretazioni nel corso del suo intervento a un evento pubblico organizzato al Teatro Strehler di Milano: «Alla luce delle dimensioni che ha assunto il mercato pubblicitario su internet, di cui l’Autorità ha immediata contezza attraverso le rilevazioni del Sic, è evidente l’impellente necessità di misurare tutti gli attori del mercato, compresi gli Ott».
Quella del presidente dell’Autorità è solo l’ultima presa di posizione su un tema che ha subito un’accelerazione dopo la decisione di Amazon, resa nota a fine gennaio, di interrompere la collaborazione con Dazn. Lasorella ha menzionato la vicenda dicendosi «dispiaciuto» per l’esito della vicenda, nata dal rifiuto di Amazon di accettare le misurazioni delle audience legate alla Serie A, come richiesto da Agcom.
Dazn, in quanto detentrice dei diritti della Serie A, è obbligata a farsi misurare. Di conseguenza, anche la distribuzione dei suoi contenuti tramite Amazon Prime Video avrebbe dovuto rispettare questa normativa. Tuttavia, il metodo adottato per le misurazioni – basato sull’utilizzo di un Sdk (software development kit) – non è stato accettato da Amazon che, come gli altri player, preferirebbe una metodologia server-to-server (non considerata, pero, ad ora da Agcom sufficientemente “terza” e indipendente).
Lunedì, il presidente di Upa (l’associazione degli investitori pubblicitari) e di Audicom, Marco Travaglia, ha annunciato un possibile accordo sulle misurazioni, segnando un nuovo sviluppo della vicenda. Lasorella ha accolto la notizia come positiva, ma senza concedere cambiali in bianco: «È auspicabile che questo dialogo conduca a soluzione di alto profilo, condivise da tutto il mercato.L’Autorità, per la sua parte, vigilerà affinché i metodi adottati siano conformi ai criteri previsti dalla legge, vale a dire: correttezza metodologica, trasparenza, verificabilità e certificazione da parte di soggetti indipendenti».
Fonte: Il Sole 24 Ore