Agcom nomina il primo «segnalatore attendibile»
Sono società o enti che si autoaccreditano e che, come spiega Agcom citando testualmente i criteri stabiliti dall’articolo 22, paragrafo 2, del Digital Service Act, hanno «capacità e competenze particolari ai fini dell’individuazione, identificazione e notifica di contenuti illegali; sono indipendenti dai fornitori di piattaforme on line e sono in grado di svolgere tale attività di segnalazione in modo diligente, accurato ed obiettivo».
Arriva la prima designazione di «segnalatore attendibile» in Italia ai sensi del Digital Service Act. Il Consiglio dell’Agcom ha infatti approvato la prima delibera di riconoscimento della qualifica di trusted flagger, riconosciuta alla società Argo business solutions, marcando così l’inizio, fattivo, di un nuovo capitolo nel contrasto ai contenuti illeciti online.
Ruolo cruciale contro le frodi digitali
Questa designazione, approvata con delibera 26/25/CONS, attribuisce ad Argo un ruolo cruciale nella lotta alle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale e commerciale, oltre che contro truffe e frodi digitali. Non si tratta solo di un’etichetta: essere trusted flagger significa diventare un interlocutore privilegiato e un pilastro per il funzionamento delle norme europee in un mondo digitale sempre più complesso.
Nella cornice normativa venuta a crearsi con il Dsa europeo i segnalatori attendibili sono dunque entità riconosciute come particolarmente competenti nell’identificare e notificare contenuti illeciti. Il loro contributo è essenziale per garantire che le piattaforme online diano priorità alla rimozione dei materiali segnalati, rispettando tempistiche rapide e trasparenza operativa.
Questa designazione riveste un carattere di particolare importanza perché nel mare magnum del web, dove ogni giorno vengono caricati miliardi di contenuti, la necessità di distinguere ciò che è lecito da ciò che non lo è assume i tratti della sfida. Il tutto all’interno di quanto previsto da un Digital Service Act, approvato nel 2022, che punta a creare un ecosistema digitale più sicuro e trasparente, affidandosi, quindi, a una figura di raccordo come i segnalatori attendibili.
Fonte: Il Sole 24 Ore