Airbnb cambia pelle con categorie e soggiorni collegati
I livelli più alti di sempre: non usano mezzi termini da Airbnb per inquadrare l’andamento del primo trimestre di quest’anno, con un numero complessivo di notti prenotate sulla piattaforma in crescita del 32% rispetto allo stesso periodo del 2019. La coda della pandemia, la guerra in Ucraina e lo scenario macroeconomico e le incertezze che si portano dietro non hanno quindi frenato la voglia di tornare a viaggiare e di organizzarsi con largo anticipo per le prossime vacanze. Ecco le novità che arrivano dalla più rivoluzionaria piattaforma legata al mondo dell’ospitalità.
Prenotazioni in crescita e nuovi servizi al via
La sensazione è che la domanda sia destinata ad essere molto intensa anche nei mesi a venire, visto e considerato che a fine aprile la stessa Airbnb registrava un aumento del 30% delle notti prenotate per l’estate su scala globale rispetto a due anni mentre i soggiorni acquistati nella regione Emea hanno superato del 20% i livelli di inizio 2019. Ed è proprio per gestire meglio il previsto boom di richieste di alloggio che la società californiana, come ha confermato al Sole24ore.com anche Catherine Powell, Global Head of Hosting, ha messo in atto «il più grande cambiamento di questo ultima decade» dopo i circa 150 aggiornamenti introdotti l’anno passato per migliorare a vari livelli il servizio.
Nuove categorie, soggiorni collegati e coperture assicurative
Sono tre le grandi novità, già disponibili sia sull’app che sul sito in tutto il mondo, che Airbnb ha ufficializzato in vista della nuova stagione dei viaggi: le categorie, i soggiorni collegati e la copertura assicurativa per gli ospiti. «Novità che – ha spiegato ancora Powell – nascono dal cambiamento nel modo di viaggiare delle persone imposto dalla pandemia, non solo per le vacanze ma anche per lavorare e vivere, un cambiamento all’insegna dell’essere più flessibili che rappresenta un enorme cambio di scenario per gli operatori del travel».
La prima delle novità è una modalità di ricerca che va oltre l’inserimento della località e delle date di soggiorno per rendere ancora più facile la selezione fra milioni di case: 56 le categorie di alloggi disponibili organizzate in base a diversi parametri grazie al lavoro degli algoritmi di machine learning che analizzano titoli, descrizioni, foto e didascalie, altre informazioni inserite dagli host e anche le recensioni degli ospiti. Qualche esempio? Piscine incredibili, isola, sci, B&b, fronte mare, tropicali ma anche mulini a vento, grotte, fienili e molte altre.
I vantaggi? Maggiore visibilità per gli host (che aumenta proporzionalmente alla precisione dei dati pubblicati) e maggiore possibilità per i guest di scegliere la destinazione e la casa giusta.
Fonte: Il Sole 24 Ore