Al Ponte sullo Stretto nuova iniezione di risorse: ora è atteso al Cipess
Aumentano le risorse per il Ponte sullo Stretto che modifica anche il quadro finanziario delle fonti di finanziamento. L’opera incassa 1,3 miliardi di euro in più grazie allo spostamento di risorse dal bilancio dello Stato al Fondo sviluppo e coesione. Lo prevede un emendamento riformulato presentato in Commissione Bilancio e a firma del capogruppo della Lega Molinari che diminuisce i 9,3 miliardi previsti nella vecchia legge di Bilancio la quota a carico dello Stato riducendoli a 6,9 miliardi circa. Nello stesso tempo vengono incrementate le risorse a carico del Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027 prevedendo un ulteriore stanziamento di 3,88 miliardi che si aggiungono ai 2,3 miliardi già previsti in manovra 2024 a carico del Fsc. Ci sono poi altri 500 milioni di euro per le opere connesse alla costruzione del collegamento. In totale quindi al Ponte andranno poco più di 13 miliardi di euro, contro gli 11, 6 miliardi stanziati nella vecchia manovra di Bilancio.
In pratica metà degli stanziamenti provengono dal Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 mentre un’altra metà dal Fondo per gli investimenti del ministero delle Infrastrutture. Iniezione di risorse anche per Rfi che grazie a un alto emendamento riformulato incassa 1,1 miliardi di euro “destinate nell’ambito dell’aggiornamento del contratto di programma alla copertura dei maggiori fabbisogni degli interventi in corso di realizzazione e alla prosecuzione dei lavori in corso”.
Tornando al Ponte, con l’iniziezione di fondi dirottati sul Cipess, è l’ora dell’approvazione definitiva del progetto: per il passaggio al Comitato si parla di una riunione entro l’anno, al più tardi nelle prime settimane del 2025.
Fonte: Il Sole 24 Ore