Al Teatro Sistina prolungate le repliche del musical “West Side Story”
Nel 2021 Stephen Spielberg ne ha realizzato un film – dopo che già nel 1961 un altro film aveva vinto l’Oscar: è il musical “West Side Story”, che prolunga la repliche al Teatro Sistina di Roma. L’idea originale è stata del grande coreografo Jerome Robbins – e la danza è molto importante, qui. Attorno a questa idea si sono uniti ragazzi trentenni che rispondevano ai nomi di Bernstein(!), Laurents(!), Sondheim(!). A New York finiamo l’Anno in bellezza con le Rockettes.
Roma
Al Teatro Sistina sono state aumentate le repliche del musical “West Side Story”, che proseguono quindi dal 3 al 12 gennaio. Il capolavoro con le musiche di Leonard Bernstein, liriche di Stephen Sondheim, coreografie di Jerome Robbins (cui si ispirano quelle qui create da Mitchell). Nuova produzione, in italiano, con la regia di Massimo Romeo Piparo. Ecco due bande in lotta per il controllo del disastrato (ricordiamo: siamo negli anni Cinquanta) territorio dell’Upper West End di Manhattan, portoricani contro americani (e in mezzo, Romeo e Giulietta redivivi). Il sipario si apre, le bande si affrontano – danzando, non una parola. La danza come elemento drammaturgico. I movimenti sono guizzanti, acrobatici, mai visti prima a Broadway. La musica è politonale, gli accenti sono tutti spostati rispetto alla “norma”, ricorre l’intervallo di tritono (diabolus in musica), estrema importanza del ritmo, veicolo dell’intero portato espressivo.
Fonte: Il Sole 24 Ore