Al via a Paestum la Borsa Mediterranea del turismo archeologico

Dialogo interculturale e e il premio intitolato a Kahaled Al-Asad

Già dai tempi della distruzione dei Buddha di Bamiyan, poi dei siti e musei archeologici in Afghanistan e in Iraq, la Borsa ha avuto un occhio sempre attento ai Paesi vetrina di guerre o conflitti. Nel 2015, dopo che la BMTA per anni ha sempre eletto un Paese ospite ufficiale, la drammatica distruzione del sito archeologico di Palmira e l’attentato al Museo del Bardo a Tunisi diventarono protagonisti. Nello stesso anno fu istituito un premio dedicato a Khaled al-Asaad, l’International Archaeological Discovery Award, l’archeologo che aveva pagato con la vita per mano dell’Isis e che premia la scoperta archeologica dell’anno a livello internazionale. In questo ambito, quest’anno si terrà il convegno su “Cultura, archeologia, turismo: identità mediterranee” organizzato dal “Cortile dei Gentili” (Fondazione guidata dal Cardinale Gianfranco Ravasi per promuovere il dialogo tra credenti e non credenti sulle grandi questioni etiche e culturali del nostro tempo) in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia gpresso la Santa Sede e con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e con la partecipazione dei Direttori del Colosseo Alfonsina Russo e di Pompei Gabriel Zuchtriegel.

Il Salone Espositivo di 5.000 mq al coperto

Lo spazio più ampio è quello del Ministero della Cultura, protagonista con 36 incontri, ai quali partecipano 160 relatori, presso la sala convegni all’interno dei 350 mq, che annoverano anche 14 laboratori didattici. Sono presenti, inoltre con un proprio stand i Parchi del Colosseo, Pompei, Appia Antica, Sibari e Crotone, Cerveteri e Tarquinia, Campi Flegrei, Paestum e Velia e il Museo Nazionale Romano, il Museo Archeologico di Reggio Calabria, la Soprintendenza Nazionale del Patrimonio Subacqueo. Tra le presenze non statali il Parco Sommerso di Gaiola, il Mav di Ercolano, il Museo di Fara in Sabina e per l’estero il Museo de Arqueología de Catalunya. Tra i Paesi Esteri si registra la presenza di Vaticano con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, Cina, Siria, Tunisia, Macedonia del Nord, Cipro, Guatemala, Serbia, Estonia, Spagna. Numerose anche le regioni presenti: la Sicilia con il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi che promuoverà Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna con Visit Romagna, Lazio, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle d’Aosta, Roma Capitale con il Municipio X sede del Parco Archeologico di Ostia Antica, Città Metropolitana di Roma Capitale, Provincia di Trento, Fondazione Aquileia, Parco Nazionale dell’Aspromonte, Parco Geominerario della Sardegna e i Gal Valle del Belice, Sinis, Anglona, Vesuvio. La Regione Campania, con uno stand di 160 mq a cura dell’Assessorato al Turismo e della Direzione Generale per le politiche culturali e il turismo, promuoverà il patrimonio archeologico dei grandi attrattori, ma soprattutto delle aree interne. Presenti, in primis il Comune di Napoli e la Città Metropolitana di Napoli, oltre a Glossa srl impresa di cultura digitale nell’ambito delle tecnologie applicate ai beni culturali campani. Grande attesa per Napoli Salerno Airports Gesac, che presenterà ai buyer europei ospiti l’offerta dell’Aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi, operativo da luglio.

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Fonte: Il Sole 24 Ore