Al via il Cdm, sul tavolo l’aggiornamento del Piano strutturale di bilancio (Psb)

L’aggiornamento dello schema di Piano strutturale di bilancio di medio termine è uno dei punti all’ordine del giorno dell’odierno Consiglio dei ministri iniziato alle 12.15, con più di un’ora di ritardo rispetto all’agenda. Verranno esaminati anche due decreti legge: uno con disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, nonché di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale;esaminati anche due decreti legge: uno con disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri nell’esercizio delle loro funzioni nonché di danneggiamento dei beni destinati all’assistenza sanitaria

Il Piano strutturale di bilancio atteso oggi all’approvazione ufficiale in consiglio dei ministri prospetta una maxi-correzione da 24-26 miliardi in due anni per portare il deficit al 2,7% nel 2026. I pilastri, al netto di aggiustamenti dell’ultima ora, sono quelli anticipati sul Sole 24 Ore del 26 settembre. Per la crescita, dopo un 2024 confermato al +1%, si attende un +1,2% sia nel 2025 sia nel 2026, anni che non potranno contare su una spinta particolare da una manovra connotata da un’impostazione nettamente correttiva.

Perché il disavanzo, quest’anno in discesa al 3,8% dal 4,3% previsto ad aprile grazie soprattutto alla spinta delle entrate, dovrà scendere veloce al 3,2% il prossimo anno e al 2,7% del 2026.Altrimenti il debito correrebbe ancora più in alto, spinto da una ricaduta del Superbonus ora valutata nei dintorni dei 40 miliardi annui fino al 2027, quando comincerà a scendere sensibilmente.

Fonte: Il Sole 24 Ore