Al via le Giornate della Moda italiana nel mondo, per promuovere l’industria e il suo valore

Al via le Giornate della Moda italiana nel mondo, per promuovere l’industria e il suo valore

Sotto le volte affrescate da Raffaello della Loggia di Villa Madama sono state presentate le Giornate della Moda italiana nel mondo, un’iniziativa che coinvolge istituzioni e aziende e che mira a promuovere il sistema moda italiano attraverso eventi che coinvolgeranno la rete diplomatico-consolare, gli Istituti di Cultura e la rete di Ice-Agenzia. Il Protocollo di Intesa è stato siglato dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale insieme a 1o associazioni di categoria (Camera Nazionale della Moda Italiana, Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici – Anfao, Confartigianato Moda, Confartigianato Orafi, Cna Federmoda, Cna Orafi, Confindustria Accessori Moda, Federorafi, Confindustria Moda – Federazione Tessile e Moda, Uniontessile Confapi), alle quali si è aggiunta Altagamma, che riunisce 119 aziende dell’alta industria culturale e creativa italiana.

«Con 81,5 miliardi di export nel 2023, l’industria della moda contribuisce per il 13% al totale delle esportazioni del nostro Paese, quota che può salire facilmente al 16-18% – ha affermato il ministro Antonio Tajani -. La moda è un perfetto bilgietto da visita per l’Italia, ma è anche un motore di svuluppo per i nostri territori».

Il progetto delle Giornate della moda, per cui è stato creato anche lo speciale logo “Italia è Moda”, sarà avviato in sette Paesi pilota, Stati Uniti, India, Canada, Brasile, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Giappone, quest’ultimo Paese dove in aprile si aprirà l’Expo: «Nel Padiglione Italia ci sarà una forte presenza della moda», ha anticipato Tajani.

«L’internazionalizzazione è uno dei pilastri strategici di Altagamma – ha detto Matteo Lunelli, presidente di Altagamma – L’export rappresenta in media il 60% del fatturato delle nostre imprese e molte sono stabilmente presenti nei Paesi chiave. Questo Protocollo con il MAECI potenzia il ruolo del Made in Italy d’eccellenza – che vale 144 miliardi di euro e il 7,4% del PIL italiano – nei principali mercati globali, promuovendone i valori unici di creatività, innovazione e qualità manifatturiera. L’80% delle creazioni di alta gamma a livello mondiale è realizzato in Italia ed è fondamentale proteggere questo vantaggio competitivo anche con operazioni di sistema significative come questa».

La firma del protocollo è stata anche un’occasione per le associazioni di categoria per tornare a confrontarsi sulle strategie di tutela e promozione della produzione d’eccellenza italiana, pochi giorni dopo il Tavolo della moda che si è tenuto al ministero delle Imprese e del Made in Italy. Fra i temi più rilevanti e condivisi, quello dell’importanza di proporre una narrazione adeguata ed efficace del fatto in Italia, con la quale far percepire il portato di valori, storia, cultura e innovazione insito in un prodotto concepito e fatto in Italia.

Fonte: Il Sole 24 Ore