Alessandro Michele, ovvero la moda come strumento di libertà

Nei giorni in cui si svela la prima collezione Valentino firmata da Alessandro Michele, risulta ancora più ambizioso e significativo il pensiero che Alessandro Michele propone nel suo ultimo libro, scritto a quattro mani con il filosofo Emanuele Coccia.

Michele sembra sentire, e non da ora, l’urgenza di costruire una casa filosofica alla moda, il significato filosofico che lui ha percepito, studiato e donato alle sue collezioni e alla sua continua ricerca.

Moda come metamorfosi del tempo

Non si può negare che mai come ora si avverta il bisogno di ritrovare un senso o almeno un lasciapassare alla creatività nella moda che se da un lato sembra languire dall’altro è espressione della metamorfosi del tempo, non solo del suo mero scorrere.

L’esigenza di incontrare la filosofia, per lo stilista e scrittore, viene da una scelta di libertà e non da una spinta erudita. La moda viene definita come la disciplina che consente alla vita di liberarsi attraverso le sue stesse forme e qui Alessandro Michele ci spinge a credere che la filosofia stessa ami la moda, che il pensiero possa, attraverso la moda, diventare forma di un corpo e forma del mondo allo stesso tempo.

La complessità e la ricchezza della vita sono luogo di scoperta e ispirazione per la creazione di altro, sono la strada per la sperimentazione di sé stessi e delle cose, un processo senza fine che però si definisce di volta in volta nell’impronta di ognuno di noi. Per poi trasformarsi ancora.

Fonte: Il Sole 24 Ore