Alfa Romeo Junior Veloce, la prova dell’elettrica da 280 cv: come è fatta e come va la baby suv del Biscione

La Veloce invece fa storia a sé, perché punta sulle prestazioni e il fatto che sia elettrica a zero emissioni è secondario. Nella Veloce il motore elettrico è al servizio del piacere di guida e delle prestazioni e non della sostenibilità: il suo compito è chiaro. Dimostrare che un’Alfa Romeo può essere elettrica e andare forte. Anche senza sound. Infatti, i tecnici del biscione hanno evitato suoni digitali, sound bar e gadget ridicoli, ma hanno puntato tutto su un handling da Alfa Romeo. E nella nostra prova a Balocco in pista e nel circuito “Langhe”, tracciato di 20 km che simula una strada extraurbana particolarmente tortuosa ricca di curve e saliscendi, ha sfoderato doti da vera sportiva. Nonostante sia un baby suv e la tipologia di motorizzazione.

Dove è il trucco rispetto alle cugine Fiat 600 e Jeep Renegade? In piccole ma importanti cose: ammortizzatori specifici, un ponte posteriore torcente ben studiato (i più critici preferirebbero un bel multilink), ma alla fine lo schema scelto da Domenico Bagnasco, responsabile per la dinamica del veicolo, è gratificante e preciso in curva e ben si sposa con la trazione anteriore. Lo sterzo è specifico ed è più diretto (con un rapporto 14:6). Inoltre, al servizio dell’handling, la Veloce vanta un assetto sportivo ribassato di 25 mm, barre antirollio anteriori e posteriori con una taratura sportiva, impianto frenante anteriormente con dischi da 380 mm e pinze a 4 pistoncini. Fra tutti gli accorgimenti che rendono la piccola Alfa molto divertente da guidare, soprattutto sul misto, spicca la i differenziale TorSen D, che applicato per la prima volta a una trazione anteriore (nacque con la 147 integrale Q2 del 2006), permette di ripartire in modo dinamico e continuo la coppia delle ruote motrici anteriori. Il risultato? Da una parte c’è la tenuta di strada di una trazione anteriore, ma dall’altro migliora la stabilità in rilascio, riducendo il sottosterzo in accelerazione. E in questo senso la Veloce ci è sembrata precisa come una lama giapponese e in grado di toglierci più di una soddisfazione. Inserimento in curva rapido e preciso, rollio contenuto, completano il quadro.

 

Alfa Romeo Junior, dimensioni e stile

 

Il suv compatto del biscione è lungo 4,17 metri, largo 1,78 metri e alto 1,5 metri. La massa della versione Veloce è di 1590 kg, un buon valore per un’elettrica. Lo stile curato dal designer Alejandro Mesonero è originale e a tratti divisivo, soprattutto nel fontale dove spicca una rivisitazione piuttosto ardita del classico trilobo Alfa Romeo. Esteticamente si ritrovano tanti richiami a modelli iconici del passato, come la coda tronca che riporta la mente alla Giulia TZ. Anteriormente spiccano la fanaleria “3+3” e i gruppi ottici Full Led Matrix adattivi. Non mancano dettagli tipici di una vettura del Biscione, come il leggendario scudetto presente nelle varianti denominate Leggenda e Progresso. Della Junior tutto si può dire meno che sia banale: la parte forse meno armonica è la posteriore con il raccordo con il montante C, ma di certo si fa notare anche per la firma luminosa con una fanaleria coast to coast. In definitiva il team di Mesonero ha fatto un ottimo lavoro: nascondendo qualsiasi parentela con le cugine del gruppo con le quali condivide la piattaforma.

Fonte: Il Sole 24 Ore