Alia Farid: Un viaggio tra arte e politica al Museo Henie Onstad di Oslo

Il Museo Henie Onstad di Oslo ospita una mostra straordinaria dedicata ad Alia Farid, un’artista eclettica nota per il suo approccio multidisciplinare che intreccia arte, architettura, ecologia e politica. Insieme alla mostra, Farid ha ricevuto il prestigioso “Lise Wilhelmsen Art Award 2023” un riconoscimento che celebra il suo contributo innovativo nel mondo dell’arte contemporanea.

Farid, (1985) di origine kuwaitiano-portoricana, è un’artista con una profonda sensibilità e forte consapevolezza delle implicazioni politiche e sociali che caratterizzano il suo lavoro. Il suo approccio sfida le nozioni convenzionali di spazio, identità e potere, concentrandosi su temi come l’eredità coloniale, l’urbanizzazione e l’ambiente.

Museo Henie Onstad

La mostra al Museo Henie Onstad rappresenta una rara opportunità per il pubblico di immergersi nel mondo complesso e stratificato dell’artista, che mescola differenti mezzi espressivi come installazioni, video, sculture e disegni. I suoi lavori spesso esplorano i punti di incontro tra modernità e tradizione, offrendo una riflessione critica sugli effetti delle dinamiche globali sulle culture locali. Attraverso un’attenta osservazione delle realtà sociali e politiche di regioni come il Medio Oriente e i Caraibi, Farid porta alla luce storie dimenticate e narrazioni marginali, sottolineando le tensioni tra il passato e il presente. La mostra è una retrospettiva immersiva che riunisce alcune delle opere più significative dell’artista. Tra queste, emerge l’installazione “In Lieu of What Is” grandi sculture, ispirate alle fontane pubbliche dei paesi dell’area del Golfo, e “Palm Orchard”, palme artificiali in plastica e LED, tappeti tessuti e ricamati a mano e video: un testimonianza forte sul degrado ambientale, l’impatto del cambiamento climatico su comunità vulnerabili, il fallimento delle utopie moderniste, le complessità dell’urbanizzazione forzata e i legami tra spazio fisico e identità culturale. Le sculture e i disegni in mostra rappresentano spesso paesaggi astratti ma riconoscibili, che alludono alla perdita di biodiversità e all’esaurimento delle risorse naturali. Attraverso questi simboli visivi, l’artista solleva domande critiche sull’intersezione tra crisi ecologica e disuguaglianza sociale.

Il Premio Lise Wilhelmsen: un riconoscimento all’innovazione

Il Lise Wilhelmsen Art Award è uno dei riconoscimenti più prestigiosi nel panorama artistico internazionale, istituito per onorare artisti che affrontano questioni sociali, politiche ed ecologiche. Oltre a un onorario di 100.000 dollari, il premio supporta la carriera dell’artista grazie anche alla possibilità di realizzare una grande mostra monografica, come avviene ora al Museo Henie Onstad.

Il premio riconosce la capacità di Farid di utilizzare l’arte come strumento per sollevare questioni urgenti e di dar voce a comunità spesso trascurate, un’artista ma anche una pensatrice critica che ci invita a riflettere sulle dinamiche globali che modellano il nostro mondo. La sua arte ci sfida, ci provoca e ci invita a immaginare nuovi futuri possibili.

Fonte: Il Sole 24 Ore