All eyes on Rafah: cos’è l’immagine che spopola su Instagram

C’è un’immagine generata con l’intelligenza artificiale che nelle ultime ore avrete quasi certamente visto su Instagram o Facebook. Una tendopoli in una zona sabbiosa, vista dall’alto, accompagnata da una scritta: All eyes on Rafah. Rafah è una città palestinese nel sud di Gaza che ospita una grande tendopoli di profughi, in una delle zone considerate “sicure” della Striscia. Il 27 maggio, però, l’esercito israeliano ha bombardato l’area, uccidendo 45 sfollati tra cui molti bambini. Da qui l’idea di creare un’immagine in 9:16, per le storie di Instagram, per sensibilizzare il mondo su questo evento. All eyes on Rafah sta dominando i feed di Instagram di tutto il mondo e ha catalizzato l’attenzione su ciò che sta accadendo nella Striscia di Gaza, ma ha anche sollevato questioni sull’uso delle immagini generate dall’intelligenza artificiale nel racconto di eventi di attualità.

L’autore di questa potente immagine sembra essere un fotografo malese, noto online come Chaa. Prima di questa immagine artificiale Chaa aveva solo poche migliaia di follower su Instagram, ma da quando All eyes on Rafah ha preso piede, il suo seguito è schizzato oltre i 25.000. Chaa ha dunque inserito la storia di Rafah nelle sue storie in evidenza, attirando ancora più attenzione, prima di rendere privato il suo profilo.

L’immagine di Rafah è diventata un simbolo globale negli ultimi due giorni, con più di 33 milioni di condivisioni su Instagram, inclusa quella del calciatore del Milan Rafael Leao. Un numero ancor più impressionante considerando la breve durata durante la quale è stata disponibile (le storie su Instagram restano online per 24 ore). Grande merito del suo successo va al fatto che l’immagine può essere condivisa tramite il pulsante “Tocca a te”, che incoraggia ulteriori condivisioni e offre la possibilità di scoprire di più sull’autore originale.

Fonte: Il Sole 24 Ore