Alla corte di Trump: Meta smantella i programmi su equità e inclusione
Meta Platforms Inc., società madre di Facebook e Instagram, si sta sbarazzando del suo programma di diversità, equità e inclusione, seguendo l’esempio di altre aziende come John Deere e Walmart. Lo ha confermato un portavoce dell’azienda. Si tratta, quindi, di un nuovo passo deciso nello smantellamento di quelle regole e quei principi contestati dal prossimo presidente Usa, Donald Trump, e dal suo grande sponsor, Elon Musk.
La mossa, riportata per la prima volta da Axios, arriva sulla scia della decisione del gigante dei social media di porre fine al suo programma di fact-checking e di ridurre le politiche sull’hate speech e gli abusi. Citando una nota interna inviata ai dipendenti, Axios ha riferito che il gigante tecnologico con sede a Menlo Park, in California, ha dichiarato che la Corte Suprema degli Stati Uniti «ha recentemente preso decisioni che segnalano un cambiamento nel modo in cui i tribunali si approcceranno al tema della diversità, l’equità e l’inclusione (Dei), e che anche il termine Dei» è sotto accusa «in parte perché è inteso da alcuni come una pratica che suggerisce un trattamento preferenziale di alcuni gruppi rispetto ad altri».
Nella pratica ciò significa che Meta non avrà più un team dedicato alla diversità e all’inclusione e l’azienda ha dichiarato che si concentrerà invece «su come applicare pratiche eque e coerenti che attenuino i pregiudizi per tutti, indipendentemente dal background».
L’azienda di Mark Zuckerberg porrà fine anche all’approccio “diverse slate” alle assunzioni, che prevedeva che per ogni posizione aperta venisse preso in considerazione un gruppo di candidati diversi. Tra le altre aziende che hanno recentemente ridotto i programmi “Dei” figurano McDonald’s e la casa automobilistica Ford, nonché Walmart e il produttore di attrezzature agricole John Deere.
Anche Amazon ha dichiarato di voler interrompere alcuni dei suoi programmi “Dei”, senza però specificare quali. In una nota del 16 dicembre ai dipendenti, che Amazon ha condiviso venerdì, Candi Castleberry, dirigente delle risorse umane, ha dichiarato che l’azienda sta «smaltendo i programmi e i materiali obsoleti».
Fonte: Il Sole 24 Ore