Alla Sapienza formazione per contrastare il gender gap nei settori tecnologici

Alla Sapienza formazione per contrastare il gender gap nei settori tecnologici

Dal 12 novembre torna all’Università La Sapienza di Roma il progetto G4Greta – Girls for Green Technology Applications – che vede come main partner Ey e la Regione Lazio, insieme per contrastare il gender gap nell’informatica e aiutare le adolescenti a superare i pregiudizi di genere fin dai banchi di scuola. Il progetto è giunto alla terza edizione.

Ridurre il divario di genere nei settori tecnologici

La formazione delle giovani donne è una urgenza del Paese per incentivare l’occupazione femminile e ridurre il divario di genere nei settori tecnologici, soprattutto in quelli appena emersi grazie all’avvento dell’intelligenza artificiale. Come spiegato dal Fondo Monetario Internazionale nel paper “Gen-AI: Artificial Intelligence and the Future of Work” il 40% dell’occupazione globale è esposta all’intelligenza artificiale, con il rischio che queste nuove tecnologie amplifichino le disuguaglianze.

Il progetto G4Greta

G4Greta è un progetto didattico ideato da Paola Velardi, docente d’Informatica presso l’Università La Sapienza di Roma e promosso dal Dipartimento di Informatica e dal Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale della Sapienza. Fin dalla prima edizione G4Greta incrocia tre grandi tematiche: la transizione ecologica, la rivoluzione digitale e il gender empowerment. L’obiettivo del progetto è appassionare il maggior numero di ragazze all’uso delle tecnologie dell’Ict (Information and Communication Technology) mostrando come queste tecnologie siano di grande supporto alla sostenibilità ambientale.

Coinvolte centinaia di studentesse liceali

Attraverso dei laboratori di coding, totalmente gratuiti, La Sapienza ed Ey coinvolgeranno centinaia di studentesse liceali chiedendo loro di realizzare delle app sui temi dell’Agenda 2030, per trovare delle soluzioni sostenibili ai problemi della vita quotidiana. Un percorso che avvicina le giovani studentesse, attraverso laboratori pratici di programmazione informatica e allo sviluppo di app green, a lauree e percorsi di studio associati prevalentemente all’universo maschile, ma che oggi richiedono di essere intrapresi il prima possibile senza distinzioni tra generi.

Un contest per premiare le migliori idee

Le migliori idee verranno valutate in un contest e premiate da enti, associazioni e aziende impegnate nel tech e nell’informatica: tra queste Fondazione Bracco, Ibm, Fondazione Mondo digitale, Mindsharing.Tech e Generazione Stem. Una occasione per raccogliere il punto di vista delle nuove generazioni su quali siano i temi d’impatto ecologico e sociale su cui vorrebbero che la tecnologia insistesse e raccontare come aziende e multinazionali sapranno rispondere alla crisi ambientale.

Fonte: Il Sole 24 Ore