Alla scoperta della nuova scena gastronomica nell’ecclettica Aarhus
Con fertili terreni agricoli, la costa sabbiosa, i boschi e il centro urbano ricco di storia, Aarhus offre molto agli amanti del verde e della gastronomia. Seconda città per dimensione della Danimarca, la regione regala paesaggi naturali di grande bellezza: 360 km di costa incontaminata, spiagge di sabbia bianca costeggiate da un paesaggio cangiante di laghi, ruscelli, boschi e un parco nazionale mozzafiato. Situata sulla costa orientale della penisola dello Jutland si raggiunge in meno di due ore dall’Italia con il volo Ryanair da Milano Malpensa al suo nuovo aeroporto cittadino (35 km dal centro).
Sulle tracce dei vichinghi
Considerata una delle città più antiche della Scandinavia, Aarhus è stata fondata dai vichinghi intorno al 770 in posizione strategica in una verde vallata sulla foce del fiume omonimo. A partire dal 1847 Aarhus ha conosciuto una forte espansione legata alla ristrutturazione del porto, fino a diventare oggi una città a vocazione universitaria vivace e dinamica. Nel 2017 è stata Capitale della Cultura europea, nel 2021 è stata designata dal Global Destination Sustainability Movement la terza destinazione più sostenibile al mondo e quest’anno è stata inclusa tra i “World’s Greatest Places 2023” del Time, che ne ha evidenziato il design, la cucina e l’architettura.
Un luogo per buongustai
In Danimarca, nuova mecca della cucina mondiale, Aarhus offre una scena gastronomica particolarmente varia. I suoi terreni agricoli forniscono a ristoranti e street food ingredienti freschi e di provenienza locale e nei suoi mercati contadini si può trovare di tutto, dai formaggi artigianali al pane appena sfornato, alla frutta e alla verdura biologica. E’ questa la forza degli chef locali, che reinterpretano antiche tradizioni con una buona dose di creatività, incorporando ingredienti freschi e stagionali nei loro piatti, creando un’esperienza farm-to-table. Ad Aarhus la scena gastronomica varia dai 4 ristoranti stellati fino alle cucine più semplici e allo street food per soddisfare tutte le tipologie di gusti e budget.
Un festival dedicato al food
A confermare la validità delle proposte gastronomiche, ogni anno a fine estate si svolge il Food Festival, evento che ha lo scopo di ispirare e trasmettere conoscenze gastronomiche sulla cultura alimentare nordica e che coincide con altri eventi legati alla musica e alle luci. Su un’area di 50.000 mq, il food festival riunisce alcuni dei principali produttori (250), chef e appassionati per condividere conoscenze, abilità artigianali e prodotti. Si può scoprire ad esempio il gruppo Arla, con sede ad Aarhus che con il brand Uniqa collabora con gli chef per creare formaggi personalizzati di prim’ordine seguendo le rispettive esigenze. C’è poi il marchio Pure Dansk, creato da due sorelle (settima generazione di agricoltori) che hanno reintrodotto i legumi in Danimarca nel 2021 (prima venivano solo importati), o ancora le distillerie che producono gin assortiti sfruttando le erbe locali.
Le tavole dove sostare
Di anno in anno Aarhus rafforza la sua reputazione sulla scena gastronomica mondiale. La cucina nordica offre pesce appena pescato nella baia di Aarhus e sbarcato al porto, specialità locali, verdure dell’isola di Samsø e prodotti freschi della vicina penisola di Djursland. Gli standard gastronomici sono molto elevati e gli chef non scendono a compromessi sulla qualità. Oltre ai ristoranti raffinati, sono disponibili tutti i tipi di gastronomia, dalle specialità locali a base di pesce ai piatti internazionali, molti ispirati alla cucina francese, e allo street food. Per una pausa gustosa è irrinunciabile sostare in uno dei tanti caffè o panetterie con prodotti a lunga lievitazione, gustare le birre locali o i dolci a base di cannella. La Cabra Bakery, ad esempio, sforna costantemente pane utilizzando varie farine locali e dolci dalle 4 di mattina, ma contraddistingue anche l’attività di torrefazione, svolta grazie alla collaborazione di piccoli produttori sparsi tra Colombia, Kenya e Messico (brand presente anche a Copenhagen, in Thailandia e a New York). Per una cena non c’è che l’imbarazzo della scelta tra il Kolo Restaurant nel quartiere latino, Ispirato al concept dell’orto comunitario, con una cucina prevalentemente vegetariana, o un’esperienza culinaria al ristorante Hærværk di Rune Sørensen, ma non prima di aver raccolto erbe e frutti di bosco per la preparazione del menù del giorno. Indimenticabile la degustazione al Domestic, dove l’utilizzo di ingredienti di provenienza locale prende la scena e la passione per l’alta qualità crea un’offerta unica. Molto “local” una pausa pranzo da OliNico Gastro Grillbar, che si è affermato come uno dei locali da asporto più popolari di Aarhus negli ultimi dieci anni. Curiosa, infine, l’esperienza di un’associazione che riunisce 15 appassionati che vogliono creare un laboratorio sperimentale di funghi e coltivare funghi ostrica nei fondi di caffè del porto di Aarhus.
Fonte: Il Sole 24 Ore