Alta orologeria, slalom tra i brand che hanno fatto brillare la fiera digitale
Watches and Wonders di Ginevra (7-13 aprile), la fiera dedicata all’alta orologeria, quest’anno ancora digitale, per una settimana ha catalizzato l’attenzione di addetti ai lavori e appassionati del mondo delle lancette. Il testimone passa alla seconda edizione di Watches and Wonders Shanghai, qui in presenza (seppur limitata), in cartellone fino al 18 aprile con protagonisti 19 marchi sui 38 totali visti nei giorni della kermesse ginevrina.
Lunedì Patek Philippe ha completato la presentazione delle novità. Se all’inizio della fiera sono state svelate quattro nuove versioni di Nautilus (incluso il Ref. 5711/1A-014 con quadrante verde oliva), alla fine sono arrivate le proposte più tecniche, sempre tanto attese. Tra queste il centro della scena lo ha preso il Ref.5236P-001 con calendario perpetuo che su un quadrante in ottone laccato blu protetto da una cassa in platino mostra, in una sola grande finestrella a ore 12, le indicazioni lineari di data, giorno della settimana e mese: una soluzione meccanica brevettata mai vista prima su un orologio da polso.
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Il focus principale di Rolex è rimasto sulla lunga tradizione nella storia delle esplorazioni. La casa della Corona ha introdotto dei nuovi Explorer riproposti nella misura originale di 36 mm di diametro (la stessa all’epoca del lancio nel 1953), ed Explorer II che presenta evoluzioni tecniche ed estetiche. Tanti i lanci anche nella maison Cartier con una particolare attenzione verso Tank Must di cui peraltro sono state introdotte delle versioni dotate di un quadrante fotovoltaico, grazie al quale si carica il movimento Solarbeat realizzato in due anni di lavoro, e di cinturini Altstrap in materiali al 40% di origine vegetale.
Sempre in tema di grandi classici, Jaeger-LeCoultre è entrato nel vivo delle celebrazioni per i 90 anni di Reverso, il suo prodotto icona, di cui sono state presentate delle nuove versioni. Tra queste il Reverso Hybris Mechanica Calibre 185 è il più complicato mai realizzato in questa famiglia (sono ben 11 le complicazioni distribuite su quattro superfici).
Tante le grandi complicazioni anche per Vacheron Constantin che ha presentato due versioni di Overseas ultrapiatto con calendario perpetuo (una scheletrata) e una con tourbillon e un Traditionelle cronografo rattrapante ultra-piatto, ma il cui lancio principale è stato l’Historiques American 1921, riproposizione di un cult lanciato all’epoca per il mercato americano, dalla distintiva lettura in diagonale del tempo e con la corona decentrata a ore 2 sulla cassa.
Fonte: Il Sole 24 Ore