Alta velocità, caos sulla Roma-Napoli: ritardi fino a 100 minuti
L’alta velocità ferroviaria italiana è in piena crisi. I guasti a ripetizione lungo la rete mettono al tappeto le Frecce di Trenitalia (e anche i convogli di Italo, per il temuto effetto domino), esasperando migliaia di viaggiatori. Ieri l’ennesimo episodio di un’estate nera, questa volta nella tratta Av tra Roma e Napoli. Dalle ore 15,45 la circolazione risulta fortemente rallentata per un problema tecnico tra Labico e Anagni, con caos e disagi in particolare in direzione Napoli. I ritardi superano i 50 minuti, avverte Trenitalia attraverso il proprio sito, che invita i passeggeri a consultare gli orari sui canali ufficiali. Nel corso del pomeriggio, i ritardi sono aumentati fino a 100 minuti. In affanno la stazione di Roma Termini, dove anche i treni Italo accumulano ritardi. Fino a tarda sera i tecnici di Rfi erano al lavoro per ripristinare la piena funzionalità dell’infrastruttura, con i treni alta velocità deviati sulle linee convenzionali via Formia e via Cassino, con un allungamento generale dei tempi di viaggio fino a 70 minuti.
Il post di Bersani
Un’odissea continua, per chi si sposta col treno, e così sul caso interviene Pier Luigi Bersani, ex ministro dei Trasporti ed ex segretario Pd, postando sui social la fotografia di un tabellone della stazione Termini che riporta treni in ritardo di ore o cancellati. «Nella totale inconsapevolezza del ministro dei Trasporti – attacca Bersani chiamando in causa il vicepremier Matteo Salvini – in Italia si stanno svolgendo le “Olimpiadi del viaggiatore”. Lo aspettiamo per le premiazioni», ironizza.
L’analisi del Codacons
Pochi giorni fa, l’associazione dei consumatori Codacons ha tracciato un primo bilancio di questo “luglio nero” per quanto riguarda il traffico ferroviario. Scrive il Codacons: «Analizzando le informazioni pubblicate sul sito di Rfi sulla situazione in tempo reale del traffico sui binari italiani, emerge che in appena 10 giorni, nel periodo compreso tra il 16 e il 25 luglio, si contano ben 74 casi di rallentamenti o sospensioni della circolazione non causati da maltempo, incendi, caduta alberi o altre cause di forza maggiore. I disservizi sono legati in larghissima parte a problemi tecnici ai treni o alla linea elettrica, ma ci sono anche casi di furti di rame o presenza di persone non autorizzate sui binari. La tratta più colpita dai rallentamenti – continua il Codacons – è la linea alta velocità Roma-Firenze, che nel periodo considerato conta ben 11 episodi di problemi ai treni o alla rete, in media poco più di uno al giorno. Disservizi che provocano ritardi a cascata sull’intera rete e causano enormi disagi ai cittadini in un periodo, quello delle partenze estive, in cui i servizi di trasporto dovrebbero garantire massima puntualità ed efficienza», si legge nella nota.
Fonte: Il Sole 24 Ore