Amazon ritocca gli stipendi e alza il minimo sopra l’8% rispetto al contratto logistica
Amazon ritocca gli stipendi dei suoi lavoratori, portandoli sopra il livello minimo del contratto della logistica. E fissa l’asticella del 5° livello per i neoassunti.
La multinazionale della logistica rimette mano alla politica di revisione annuale degli stipendi dei suoi 19mila lavoratori che operano nei 60 siti che ha in Italia, alzando i budget. La prima scelta è stata di aumentare a 1.876 euro mensili la retribuzione lorda degli operatori di magazzino neoassunti della rete logistica in Italia, con effetto retroattivo a decorrere dal 1° gennaio 2025. Questa decisione farà sì che le retribuzioni dei dipendenti neoassunti saranno dell’8% più alte rispetto alla retribuzione minima del contratto Logistica e Trasporti, recentemente rinnovato, per il 5° livello, pari a 141 euro lordi al mese, e del 20% più alte rispetto al 2020. L’altra scelta della multinazionale è stata di pensare a una migliore condizione rispetto al mercato per gli operatori di magazzino che vengono assunti al 5°livello, un livello superiore a quello previsto dal contratto per gli addetti al magazzino comune. Dopo i primi 12 mesi i neoassunti riceveranno un primo aumento e saranno promossi al livello superiore dopo 24 mesi di lavoro.
Nel pacchetto retributivo di Amazon oltre alla retribuzione in denaro rientrano anche numerosi benefit e strumenti di welfare tra cui ci sono i buoni pasto a 8 euro, un’assicurazione privata integrativa per gli infortuni e sconti per gli acquisti su Amazon.it. Quanto ai percorsi di carriera, nei suoi circa sessanta siti logistici situati in tutto il Paese, Amazon offre opportunità di crescita professionale come il programma Career Choice, che copre fino al 95% del costo delle tasse di iscrizione e dei materiali per chi desidera seguire corsi professionali nella propria sfera di interesse fino a 8.000 euro nell’arco di quattro anni.
Fonte: Il Sole 24 Ore