Amerigo Vespucci, la tappa di Tokyo si chiude con 63mila visitatori al Villaggio Italia
Un’affluenza di pubblico «imponente», secondo gli organizzatori, e dunque un successo dal punto di vista della promozione del made in Italy in Giappone. Ma anche, forse soprattutto, un successo dal punto di vista delle relazioni istituzionali, economiche culturali e scientifiche che si sono consolidate nei cinque giorni di tappa a Tokyo della nave scuola della Marina militare Amerigo Vespucci, accanto al Villaggio Italia, l’esposizione itinerante delle eccellenze della cultura, dell’industria, della ricerca e dello sport italiani. In cinque giorni, da lunedì scorso fino a ieri, 63mila persone hanno visitato le mostre e gli eventi del Villaggio, mentre 25mila sono quelle salite a bordo del veliero.
«Il tour mondiale di Nave Vespucci e il Villaggio Italia, in concomitanza alla presenza in Giappone del Carrier Strike Group con la portaerei Cavour, hanno portato in Giappone un pezzo d’Italia dell’arte, della cultura e soprattutto dell’eccellenza della nostra tecnologia e della nostra Difesa. Abbiamo rafforzato il nostro legame con il Giappone rafforzando la cooperazione nello strategico settore della Difesa», ha dichiarato il ministro della Difesa Guido Crosetto, presente a Tokyo, che ha voluto questa iniziativa, supportata dalla collaborazione con altri dieci ministeri, finanziata e gestita da Difesa Servizi, la società in house del ministero della Difesa che realizza e supporta tutte le fasi dell’iniziativa, assieme all’agenzia Ninetynine.
Un progetto «sartoriale»
Già alla sua seconda tappa (su otto previste) il Villaggio Italia si sta configurando come «la grande piattaforma che avevamo in mente di realizzare – commenta Luca Andreoli, amministratore delegato di Difesa Servizi -: è un luogo fisico, ma anche digitale ed emozionale, in cui far convergere tutte le energie italiane che poi si materializzano in eccellenza». Il riscontro di pubblico, dice l’ad di Difesa Servizi, è stato straordinario e non solo in termini di numeri, ma anche per «l’apprezzamento e l’affetto dimostrato nei confronti dell’iniziative e, più in generale, del nostro Paese, sia dal grande pubblico, sia dagli operatori».
Sta crescendo la consapevolezza delle potenzialità di questo strumento, osserva Andreoli, anche in termini di iniziative collaterali, dunque le aspettative degli organizzatori è che sempre più soggetti, istituzionali, culturali ed economici, vorranno utilizzare questo contenitore per promuovere i propri progetti e prodotti nelle prossime tappe. All’interno del tour del veliero infatti (salpato da Genova nel luglio 2023 e in viaggio per 2 anni in 31 Paesi), il Villaggio sarà allestito in otto città: le prossime destinazioni sono Darwin, Singapore, Mumbai, Doha, Abu Dhabi e Jeddah. In ogni tappa, il Villaggio ha una sua diversa identità, che terrà conto degli aspetti logistici, ma anche della natura stessa delle città ospitanti: una flessibilità e una capacità “sartoriale” nel realizzare gli eventi che è del resto una componente fondamentale del saper fare made in Italy.
Il seguito sui social
La tappa di Tokyo ha avuto un grande seguito anche sui sei canali dedicati al Tour Vespucci, dove i contenuti pubblicati hanno ottenuto oltre 65milioni di visualizzazioni con 8,5milioni di interazioni, mentre oltre 40mila sono stati i contributi generati in tutto il mondo dagli utenti della Rete. Gli eventi sono stati 40 e 90 le ore di show che hanno animato popolato il palinsesto del Villaggio Italia, facendo registrare spesso il tutto esaurito: dalle sessioni di wine tasting e show cooking alle esibizioni musicali della Banda della Marina Militare, il concerto a cura dalla Italian Opera Academy del Maestro Muti realizzato nell’ambito delle attività sostenute del Ministero del Turismo ed Enit, il concerto dell’Accademia Teatro alla Scala e dell’artista Serena Autieri.
Fonte: Il Sole 24 Ore