Anche il termostato si è evoluto. E presto comanderà tutta la casa
Prima c’erano i termostati ambiente con la rotellina. Analogici e meccanici. L’interazione con questi oggetti era solo manuale: una volta impostata la temperatura preferita, bastava agire sul comando “on/off” per attivare la caldaia. E lo stesso per spegnerla.
Oggi il riscaldamento domestico si può controllare in punta di dito, tramite smartphone, perché questa è la prerogativa di tutti i termostati intelligenti che sfruttano la connessione dell’impianto con la rete Wi-Fi e un’app che recepisce le nostre esigenze e le rende eseguibili anche da remoto. Che sia la casa principale oppure la seconda casa poco importa: oggi la tecnologia dell’Internet delle cose ci permette di controllare funzionamento e consumi in modo intuitivo, sfruttando le diverse modalità d’uso personalizzate che i termostati digitali mettono a disposizione.
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Si parla non a caso di termoregolazione evoluta, di sonde climatiche esterne che inviano alla caldaia informazioni utili per aumentarne l’efficienza energetica. Per garantirci maggiore comfort ed evitarci salassi in bolletta (soprattutto per le case poco abitate e quindi esposte a forte oscillazione termica) entra dunque in gioco molta più intelligenza, con il termostato che diventa uno dei cuori pulsanti dell’ambiente domestico. Anche spendendo poco.
Nest Thermostat, il modello più economico di Google con schermo touch, costa la metà del top di gamma Learning Thermostat con AI (250 euro) e non dispone di capacità per apprendere le nostre abitudini e programmare in autonomia l’impianto. Grazie al software in dotazione e agli assistenti virtuali di Google e di Amazon (Alexa) è però in grado di comprendere i comandi vocali, di suggerire la temperatura ideale e di segnalare quando è il momento di cambiare i filtri dell’aria.
Basta quindi poco per “costruire” la propria casa domotica e lo dimostra anche l’ultimo nato della francese Netatmo. Il suo Termostato Modulante Intelligente (240 euro a listino) compatibile con Apple HomeKit permette infatti di impostare, anche via app, le temperature dell’acqua per i sanitari e dell’impianto di riscaldamento in modo indipendente, ottimizzando i consumi anche in funzione della temperatura esterna e del grado di isolamento termico dell’abitazione.
Fonte: Il Sole 24 Ore