Antiriciclaggio, la prima Silver Notice dell’Interpol alla GdF di Palermo
Se ci fossero le olimpiadi della lotta alla criminalità organizzata, al riciclaggio e alle frodi il miglior piazzamento del 2025 se lo aggiudicherebbe la Guardia di Finanza di Palermo. La prima Silver Notice della storia e dell’anno è stata emessa dal Segretariato Generale di Iinterpol, durante la fase pilota di test di tale nuovo strumento di cooperazione internazionale di polizia per tracciare – con finalità di sequestro e confisca – i proventi illeciti delle organizzazioni criminali transnazionali. La prima richiesta, infatti, è giunta dagli inquirenti della Guardia di Finanza di Palermo ed è relativa alla ricerca di informazioni circa la presenza di beni patrimoniali, mobiliari e immobiliari, principalmente in Asia e Sudamerica, riferiti a un’attività di riciclaggio a livello mondiale, per un valore di oltre mezzo miliardo di euro.
Cosa è la Silever Notice
Si tratta del un nuovo strumento ideato e proposto dall’Italia partito dal 1° gennaio 2025 per tracciare a livello mondiale i proventi illeciti della criminalità e poterli sequestrare e confiscare. L’obiettivo, come spiegano dal Comando generale della Guardia di Finanza, è quello di intercettare il maggior numero di asset patrimoniali, per poi far partire richieste di cooperazione giudiziaria col fine di sequestrarli e confiscarli. Nell’era dello scambio massivo di informazioni il nuovo strumento di Interpol potrebbe migliorare i tempi nella confisca e nel sequestro di beni grazie alla comunicazione su base mondiale di avvisi e richieste di informazioni, utili alle indagini delle polizie dei 196 Paesi che fanno parte dell’Organizzazione. Come detto, dal 1° gennaio 2025, il suo impiego verrà testato, su base volontaria, da oltre cinquanta di tali Paesi. Il progetto per l’introduzione della Silver Notice è figlio di una proposta italiana, presentata dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale durante l’Assemblea Generale di Interpol, tenutasi a Nuova Delhi (India) nell’ottobre 2022.
La fase pilota
Per il primo test del nuovo strumento sono stati selezionati oltre cinquanta Paesi Membri dell’Organizzazione che rispettano due requisiti fondamentali: avere un quadro giuridico nazionale che consenta la cooperazione in relazione al rintracciamento e al recupero dei beni e possedere una struttura operativa in tal senso (uffici di asset recovery). Ciascun Paese che parteciperà alla fase pilota potrà richiedere un numero proporzionato di Silver Notice, tenendo conto del numero totale di partecipanti. Al termine della prima fase di test della Silver Notice, i cui risultati saranno relazionati all’Assemblea Generale di Interpol che si terrà nel novembre 2025 in Marocco, saranno poi valutati i passi successivi per giungere all’introduzione definitiva dello strumento.
Uso mirato sulle persone fisiche
Le Silver Notice serviranno esclusivamente allo di scambio informativo a supporto di svariate tipologie di recupero di beni: sia a seguito di condanna (conviction based confiscation), sia per la realizzazione di misure preventive patrimoniali (non-conviction based confiscation) e sarà altresì possibile allegare provvedimenti giudiziari di sequestro o confisca, richiedendo l’esecuzione delle rogatorie. Le Silver Notice saranno emesse per reati con pena superiore a quattro anni, in coerenza con la soglia di punibilità di cui alla Convenzione Onu di Palermo contro il crimine organizzato transnazionale, ma non saranno indicate soglie minime agli importi da tracciare o recuperare e, almeno nella fase pilota, saranno riferite alle sole persone fisiche, escludendo le disposizioni giudiziarie destinate a persone giuridiche.
L’obiettivo da centrare
Per Valdecy Urquiza, il Segretario Generale di Interpol recentemente eletto, ha sottolineato che «Privare i criminali e le loro reti dei profitti illegali è uno dei modi più potenti per combattere il crimine organizzato transnazionale, soprattutto se si considera che il 99% dei beni criminali non viene recuperato. Prendendo di mira i loro guadagni finanziari, l’Interpol sta lavorando per smantellare le reti criminali e ridurre il loro impatto dannoso sulle comunità di tutto il mondo». Il Prefetto Raffaele Grassi, Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza e Direttore Centrale della Polizia Criminale, dal canto suo è comunque certo che «la fase pilota della Silver Notice avrà risultati positivi e che convincerà ulteriormente la comunità mondiale delle forze dell’ordine a utilizzare maggiormente le indagini finanziarie e le funzioni di recupero dei beni. Inoltre, considero un segnale importante il fatto che la prima Silver Notice in assoluto sia stata emessa dall’Italia e che sia stata richiesta dagli investigatori della Guardia di Finanza che lavorano a Palermo, la città associata alla Convenzione Onu sulla criminalità organizzata transnazionale e al suo principio “follow-the-money”: è forse un segno del destino che augura “buona fortuna” all’iniziativa Silver Notice di Interpol». Non solo. Per il Direttore della Polizia Criminale arriveranno presto altre Silver Notice con richieste di pubblicazione «da parte degli organismi investigativi della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Direzione Investigativa Antimafia, con i quali nei mesi scorsi abbiamo tenuto una riunione informativa per illustrare le potenzialità dello strumento e sollecitarne l’utilizzo. Il progetto Silver Notice, conclude Grassi, rappresenta, ancora una volta, l’impegno del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno nel diffondere a livello mondiale il “Modello Italia” di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata transnazionale, attraverso l’aggressione dei patrimoni illeciti.
Fonte: Il Sole 24 Ore